Palloncini bianchi e striscioni per l'ultimo saluto a Leonardo Ceccarelli. «Nei nostri cuori sarai immortale. Ciao Leo».
Uno degli striscioni affisso ieri pomeriggio davanti alla chiesa di Madonna della Neve, dove si sono svolti i funerali del giovane morto dopo dieci giorni dal malore che lo in palestra. Dolore e commozione di amici e familiari e di tutte le persone che lo conoscevano e stimavano. Commovente anche la lettera scritta da un amico che lo ha ricordato come un ragazzo sensibile, altruista, generoso. Leo, così lo chiamavano i suoi cari, avrebbe compiuto ventiquattro anni il prossimo 25 aprile. Fino alla fine i genitori e gli amici hanno sperato in un miracolo.

I medici avevano dichiarato la morte cerebrale del ragazzo, il giorno successivo al suo ricovero al policlinico Tor Vergata di Roma, dove era stato trasferito dopo essere stato soccorso in un primo momento all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, la sera del 25 marzo scorso, dopo il malore che lo ha colpito mentre si trovava in palestra. Aveva perso i sensi ed era caduto a terra. La bacheca Facebook di Leonardo continua ad essere invasa da post e foto in cui gli amici lo ricordano con grande stima e affetto.