Violenza sulle donne. Frosinone batte Roma. Nei primi undici mesi del 2017 il pronto soccorso di Frosinone ha registrato l'ingresso di 218 donne vittime di violenze fisiche. A Cassino addirittura 240. E molto spesso, per vergogna, le vittime preferiscono farsi più chilometri e andare in un ospedale di un altra città per il timore di essere riconosciute dal personale sanitario o dagli altri pazienti in attesa al pronto soccorso. Ma è solo la punta dell'iceberg: tante, infatti, non vanno nemmeno in ospedale.

A Fiuggi la sociologa Michaela Sevi, responsabile del centro antiviolenza provinciale "Fammi Rinascere, gestito dall'associazione di volontariato Calcutta Onlus, parla del fenomeno. Una struttura nata nel 2010, grazie ad un progetto presentato al ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali ottenendone i necessari finanziamenti. È l'unico centro antiviolenza nella area Nord della Ciociaria e si occupa di accoglienza e supporto alle donne maltrattate e di minori. È attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, dotato anche di un numero verde.

In occasione dell'incontro con il quale l'assessore della Regione Lazio Assunta Troncarelli aveva presentato il piano regionale delle politiche sociali, Sevi aveva denunciato il fatto, numeri alla mano, che gli accessi nei pronto soccorso della provincia di Frosinone, per la violenza sulle donne, superano quelli registrati nella città di Roma su base annua.

Un grido di allarme forte, rispetto al quale è opportuno scavare dentro il fenomeno della violenza di genere e le difficoltà che incontrano quanti quotidianamente lottano, spesso con mezzi insufficienti, per contrastarlo.

«Il nostro centro, ad oggi e con immensa fatica, conta sulla costante dedizione gratuita delle professioniste che vi operano - spiega la Sevi - Da parte nostra continuiamo ad offrire, appunto, consulenza e supporto medico, legale, sociale e psicologico a titolo completamente gratuito. Promuovendo anche tutta una serie di iniziative per la sensibilizzazione. Nel periodo che va dal 2012 al 2018, abbiamo realizzato importanti eventi tra cui il convegno "Fiuggi Summer Woman" nel 2016.

La nostra associazione è firmataria di un protocollo per la realizzazione ed operatività della rete provinciale antiviolenza e del protocollo con la procura della Repubblica di Frosinone per l'apertura di uno sportello d'accoglienza attivo all'interno del tribunale di Frosinone. Siamo convenzionati, a titolo non oneroso, con il Comune di Fiuggi. Tutto questo - chiude Michaela Sevi - a fronte di numeri drammatici in Ciociaria che stanno ad indicare nei pronto soccorso dell'Asl di Frosinone (dipartimento d'emergenza diretto da Ettore Urbano), un totale di accessi per la violenza di genere, nel solo periodo luglio-dicembre 2016 di 378 donne; nel periodo gennaio-novembre 2017 di 689 donne. Nel dettaglio, nel periodo gennaio-novembre 2017 il numero di accessi nei pronto soccorso ammontano a Frosinone a 218, ad Alatri a 109, a Sora a 122, ed a Cassino a 240. Questi su donne italiane e straniere»