E' morto nella notte tra sabato e domenica Vincenzo Diana, 75 anni, rimasto coinvolto nel gravissimo incidente avvenuto ad Alvito il 23 febbraio scorso, a causa del cedimento di una parete in cemento sotto le forti raffiche di vento che in quei giorni hanno messo in ginocchio la Ciociaria. Dopo un mese e mezzo passato a lottare tra la vita e la morte, nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santissima Trinità di Sora, per lui non c'è stato più nulla da fare. Le sue condizioni sono apparse gravissime sin da subito, i traumi riportati in quel gelido sabato avevano lasciato ben poche speranze alla famiglia, già in lutto per il fratello più giovane di Vincenzo, Carlo di 73 anni, e il loro comune amico Guido Alpassi di Veroli, di due anni più giovane, morti sul colpo per l'incidente.

A causa del grave quadro clinico, infatti, non era stato possibile trasferire l'uomo in una struttura della capitale. I severi traumi multipli, alcuni dei quali hanno interessato la testa e la colonna vertebrale, hanno determinato l'emorragia interna che ha costretto Vincenzo nel letto d'ospedale, attaccato a un respiratore artificiale e in coma farmacologico, destinandolo a una fine lenta e purtroppo ineluttabile. La famiglia, provata dalla dura perdita di Carlo, meditava da tempo sull'opportunità di riportare a casa Vincenzo perché si spegnesse tra l'affetto dei propri cari. Ma la volontà di salvarlo e di sperare che anche un lieve miglioramento potesse permettere il trasferimento a Roma, ha prevalso.

Vincenzo, Carlo e Guido, quella maledetta mattina di febbraio, si trovavano con un altro amico anche lui verolano, Franco Zeppieri, nell'orto di famiglia. Sorpresi dalle forti raffiche di vento che portavano con sé la neve della Valle di Comino, avevano deciso di cercare riparo sotto una rimessa per il fieno, dove poco dopo si è consumata la tragedia. Il muro della struttura e di un capannone adiacente, costruito con blocchi di cemento, ha ceduto sotto la forza impetuosa della natura travolgendo i quattro amici e segnando il pesante bilancio.

A lanciare l'allarme era stato proprio Franco, rimasto ferito a un piede, ma a nulla sono valsi i tempestivi soccorsi: Carlo e Guido sono morti sul colpo, mentre a Vincenzo il destino ha riservato una sorte diversa. Oggi, alle ore 15, i funerali nella chiesa di San Rocco ad Alvito, celebrati da don Alberto Mariani. Incredulo il sindaco di Alvito, Duilio Martini che parlando a nome della città ha dichiarato: «È una brutta notizia che riapre una ferita per Alvito e tutta la sua comunità. Avevamo la segreta speranza che per Vincenzo le cose andassero verso una lenta guarigione, invece la sua morte ci ha colti all'improvviso. Tutta la città di Alvito, la mia amministrazione e io, siamo vicini al dolore della famiglia toccata di nuovo dal lutto».