Lavora per anni alle dipendenze di Fca presso lo stabilimento di Piedimonte San Germano, rivestendo un ruolo di alta responsabilità, sostituendo preposti e dei diretti superiori. Rappresenta un riferimento certo per tutti gli addetti al suo reparto che gestiva e coordinava in totale autonomia. Peccato che il suo formale inquadramento professionale sia notevolmente inferiore rispetto alle mansioni di fatto svolte e, con esso, la paga mensilmente percepita. L'uomo, un cinquantenne del Cassinate, ha intrapreso una vera e propria battaglia giudiziale A rappresentarlo l'avvocato Veronica Avella che ha voluto far valere tutte le sue ragioni.

Dopo anni di dura lotta fra testimoni e documenti, finalmente, è arrivata la sentenza del tribunale di Cassino che, accogliendo tutte le richieste avanzate, ha riconosciuto totalmente il diritto del lavoratore al suo inquadramento nel massimo livello professionale riconoscibile per la sua categoria. Il lavoratore, quindi, avrà diritto oltre che al riconoscimento formale della più alta qualifica possibile, anche ad un cospicuo risarcimento economico, pari a tutte le differenze retributive maturate nell'arco di quasi un decennio, con grande soddisfazione della difesa che ha sostenuto il fondamentale diritto al rispetto delle condizioni contrattuali di lavoro, ormai sempre più precarie. Una cifra di migliaia di euro che, sicuramente, rappresenta una vittoria. Non solo un riscatto di tipo economico, seppur un ottimo risultato, anche un riconoscimento per quel lavoro portato avanti dal cinquantenne per anni con tanto impegno e passione e finalmente una ricompensa che dia dignità all'attività svolta nello stabilimento.