Fissata al prossimo 5 giugno l'udienza preliminare per Giuseppe Colasanti e Loredana Gili, i due medici indagati per la morte del bidello dell'Itis, Mario Arduini, 62 anni, originario di Pofi, ma da anni residente a Ferentino, deceduto il 30 marzo del 2017. In due giorni era entrato e uscito per tre volte dall'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone. Lui, un soggetto cardiopatico e, a stroncarlo, è stato un arresto cardiocircolatorio, come ricostruito dal consulente. Secondo quest'ultimo il tracciato e i biomarcatori risultavano già alterati al momento della dismissione. L'uomo una prima volta era stato dimesso con diagnosi di lipotimia. A seguito della denuncia presentata dai familiari, è stata aperta un'inchiesta. Sequestrata, quindi, la cartella clinica e condotti gli accertamenti, anche con l'ausilio di una consulenza medico legale. Richiesta di rinvio a giudizio, dunque, per i due medici che sono assistiti dall'avvocato Nicola Ottaviani. Il reato contestato è omicidio colposo per negligenza e imperizia. La famiglia della vittima, invece, si è rivolta all'avvocato Giampiero Vellucci.

La ricostruzione
Tra il 29 e il 30 marzo del 2017, Mario Arduini, che lavorava come bidello all'Itis don Morosini, è entrato e uscito per tre volte dall'ospedale del capoluogo. Nel pomeriggio del 29 si presenta nuovamente in ospedale dove viene sottoposto a una tac cerebrale e a una visita cardiologica che non evidenzia condizioni patologiche di rilievo tale da trattenerlo in osservazione, per cui fu dimesso per la seconda volta. L'uomo però non si sente bene e torna ancora in ospedale. Lì rimane altre cinque ore, poi, intorno alle 12 del 30 marzo, viene dimesso per la terza volta, malgrado un'importante dispnea, rilevata dal consulente del pubblico ministero. Stando a quanto ricostruito dall'accusa pertanto, l'operatore scolastico sarebbe dovuto rimanere in osservazione per un monitoraggio continuo e pianificare il trattamento antitrombotico e le terapie per scongiurare un attacco cardiaco. Alle 18 del 30 l'ultimo soccorso, quando ormai però per il bidello non c'è stato più nulla da fare. Il prossimo 5 giugno, dunque, i due medici compariranno davanti al gup. La morte di Arduini destò grande dolore e incredulità nei familiari, negli amici ma anche negli studenti dell'Itis che tappezzarono la sua stanza di cartelloni in sua memoria.