Di nuovo minacce di morte all'indirizzo di Emiliano Ciotti a pochi giorni dalla presentazione del libro sulle Marocchinate. Sta di fatto che ha quasi dell'incredibile quanto sta accadendo in queste ore a Ciotti, presidente dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate.

Ieri mattina, infatti, uscito dalla sua abitazione di Roccagorga, dove il prossimo 6 aprile è in programma la presentazione del libro che riporta alla luce uno degli aspetti più spiacevoli della Seconda Guerra Mondiale in Italia, l'uomo ha trovato delle minacce di morte scritte sull'asfalto, sul portone e anche sul cofano della propria auto.

Sentendo minacciata la propria incolumità e quella della propria famiglia, Emiliano Ciotti ha quindi presentato un dettagliato esposto presso la Divisione Investigazioni Generali Operazioni Speciali della Questura di Latina commentando così: «Dopo molte vicissitudini, pressioni e intimidazioni per non far presentare il libro nel paese dove vivo, a meno di cinque giorni dall'evento, ho trovato delle minacce di morte sull'uscio di casa e sull'auto. Questa comunità - ha sottolineato - non mi tutela e temo per la mia incolumità e per quella della mia famiglia.

Dopo aver denunciato il tutto alla Digos, ho richiesto un incontro urgente con il Prefetto. Sull'auto, impresso con un pennarello nero indelebile, Ciotti ha trovato la scritta "A Morte" con sotto un minuscolo stemma, fatto male, che rimanda comunque a falce e martello; sull'uscio di casa, invece, con lo stesso pennarello è stato scritto: "Fascista Leghista devi morire".

Già lo scorso 19 febbraio, in occasione di un'altra presentazione del suo libro a Frosinone, Ciotti aveva ricevuto altre minacce, prontamente denunciate, recapitategli tramite un volantino posizionato da ignoti sul parabrezza della sua auto con scritto: "Leghisti e Razzisti Bastardi dovete morire tu, Salvini, Zicchieri e Tripodi".