Accordi per piattaforme di condivisione di ricerca e sviluppo con i competitor, fusione o unione con un gigante tecnologico. Queste sarebbero le tre ipotesi che potrebbero affacciarsi nel futuro del gruppo Fca e sulle quali starebbe lavorando il presidente John Elkann, intanto viene smentita ogni voce di una possibile vendita: la famiglia Agnelli non venderà l'auto. Di questo si parla in un articolo del Financial Times dedicato alla Fca nel quale vengono citate fonti vicino al presidente Elkann che definito «baluardo della dinastia Fiat» e «il perfetto modello di un moderno industriale globale» starebbe lavorando per dare un futuro al gruppo automobilistico e far durare la dinastia Fiat.

Il momento per l'industria non è roseo ma l'impegno è quello di far crescere il gruppo anche cercando legami nel settore dell'automobilismo, strada già imboccata dal 2015, per diversificare il rischio. «Elkann ricorda il Financial Times, che nella sua ricostruzione cita persone vicine al presidente di Fca ha cercato un legame nel settore automobilistico per diversificare il rischio dal 2015, quando Fca è stata respinta dalla General Motors». Alla guida della Fca dal 2004, Elkann continua il Financial Times descrive gli anni dopo la scomparsa di suo nonno come terribili e ricorda che Fiat ha attraversato un momento molto difficile, cambiando quattro amministratori delegati dal 2002 al 2004. Per questo la guardia resta alta.

La vendita è esclusa: ora Elkann è concentrato sulla guida di Fca in un momento in cui l'industria è sotto pressione per via della crisi tecnologica e il crollo delle vendite in Cina. Tre le strade che potrebbero essere percorse dal presidente definito sempre dal Financial Time «l'industriale moderno che lavora per far durare la dinastia Fiat».

Dallo stabilimento
Anche ad aprile la produzione Alfa Romeo cassinate sarà ridotta. L'azienda, infatti, ha confermato lo stop per la produzione per il sito che resterà fermo dal 18 aprile al 2 maggio, giorno di riapertura dei cancelli e della ripresa delle attività produttive.
Questo stop, che sfrutta i giorni di Pasqua e i giorni festivi del 25 aprile e del primo maggio, terrà ferme le linee produttive dei modelli Alfa Romeo a Cassino per due settimane. Confermate anche i quattro giorni di cassa integrazione (1, 5, 8 e 12) di aprile. In totale, quindi, a Cassino si lavorerà per appena 9 giorni ad aprile.