A Natale si fa incetta di "stelle" rosse e fiammanti. Spesso anche presepi e piccole decorazioni. Nel periodo pasquale vanno a ruba i ciclamini mentre le piantine sempreverdi rappresentato, in un gioco di parole, un evergreen per i ladri del cimitero. Non se lo raccontano neanche più i familiari dei defunti tanto sono avviliti. I furti di fiori graffiano l'animo perché, «soprattutto per chi frequenta con costanza questo luogo significa ritrovarsi ogni volta la tomba spoglia, senza un fiore a illuminarla». E, a proposito di luce, non mancano neppure i colpi per portare via i lumini.
Anche se a ferire nell'animo sono ben altri furti in quel luogo sacro, ma non per tutti! Cioè la scomparsa di gadget o ricordini lasciati per i più piccoli, dai bimbi ai ragazzi che sono volati nell'aldilà con troppo anticipo. Non solo il dolore sconfinato per la perdita e una "via crucis" continua per restare vicino al proprio caro ma anche la desolazione di non ritrovarsi orsacchiotti, peluche o gadget della squadra del cuore del proprio amato defunto. «Adesso basta, ci siamo stufati», gridano una mattina alcune signore. Ma la cantilena è sempre la stessa, e con desolazione, si rendono conto che la situazione proprio non accenna a cambiare.