Giro di sostanza dopanti nelle palestre. L'inchiesta condotta dai carabinieri di Alatri va avanti e spunta una novità. Giorni fa otto persone, tra cui una donna, sono risultati indagati dalla procura di Frosinone per utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti e ricettazione. Nel mirino erano finiti tutti frequentatori di tre palestre di Alatri e Frosinone. Sono residenti ad Alatri, Frosinone, Monte San Giovanni Campano, Sora, Ferentino e Fumone.

E ieri sempre i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Alatri proseguendo su questo filone d'indagine hanno intercettato e sottoposto a sequestro, presso un locale deposito di un corriere espresso, un pacco diretto a un 35enne domiciliato a Frosinone, che già faceva parte degli indagati specificatamente per i reati di "ricettazione" e "commercializzazione illegale di farmaci".

Il pacco, contenente diverse confezioni di farmaci del tipo "Humatrope", "Stanabol", "Mesterolone","Trenabol", "Testopin", "Stanabol", "Cenerol", "Turinabol", "Oxabol" e "Testen", tutti prodotti di provenienza estera, è stato sottoposto a sequestro e depositato presso il Tribunale di Frosinone a disposizione della magistratura. Un'inchiesta che quindi va avanti.

Palestre estranee
Intanto due titolari delle palestre il cui nome era emerso nella prima operazione chiariscono sulla loro estraneità carte alla mano. «La perquisizione è stata negativa - dice Felice Orsinetti di "Hello Fit" di Frosinone - il centro è estraneo. Siamo imprenditori seri non andiamo a perdere tempo dietro a queste cose. Noi diamo un servizio altissimo, poi tra i clienti ci possono essere quelli bravi e meno bravi. Il nostro core business è puntare a un servizio ottimale aprendo centri in tutta Italia». Stessa tesi del titolare della palestra "Jump" di Alatri. «I verbali dei carabinieri sono stati negativi a conferma della nostra totale estraneità all'indagine. Nella nostra palestra non ci sono stati casi di uso di doping in merito ai clienti e agli istruttori. Insomma non c'entriamo nulla».