Delitto di Esperia, il figlio prende carta e penna e scrive dal carcere un memorandum in grado di ricostruire quanto accaduto nell'abitazione sulla provinciale per Esperia, dove Antonio Teoli (ex operaio Fca di 68 anni) al culmine di una violenta lite ha trovato la morte lo scorso 1° aprile. Secondo gli inquirenti, per mano di suo figlio Mario arrestato con l'accusa omicidio volontario aggravato. È stato proprio Mario, su richiesta del suo legale l'avvocato Armando Pacione a prendere carta e penna e a mettere nero su bianco i suoi ricordi relativi a quei terribili momenti.
Il suo legale, a scopo difensivo, ha chiesto a Mario di concentrarsi e scrivere tutto quello che ricorda dal suo risveglio fino alla sera, quando i toni della lite assunsero ben altro tenore. Nessun accoltellamento, nessuna azione violenta: Mario avrebbe ricordato di alcune bottiglie lanciate dal padre, di alcune vecchie ruggini coi vicini, di alcune questioni economiche, dell'uso di alcolici. Dalla colazione fino all'arrivo dell'ambulanza e dei carabinieri, Mario ha cercato di mettere a fuoco ogni dettaglio, ogni elemento trascritto nel memorandum. Martedì l'apertura del processo con rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica che dovrà anche vagliare la situazione legata all'assunzione di alcol.