La Regione Lazio ha sospeso per 60 giorni il pagamento della bollette "pazze" del consorzio di bonifica "Valle del Liri", ma il dibattito resta infuocato.
Ora si punta all'annullamento di quegli avvisi e se ne discuterà nel fine settimana a Colfelice durante la nuova riunione della consulta dei sindaci del Lazio meridionale.

Intanto Verallo sinaco di Vallerotonda, comune montano del Cassinate, chiama a raccolta i territori montani e parzialmente montani della Valle di Comino per rivedere l'intera richiesta di contribuzione. «Non è una tassa ma un contributo, praticamente un corrispettivo economico per un servizio che non viene erogato. I canonici 60 giorni sono un congruo spazio temporale che ci permette di intraprendere azioni difensive», commenta Verallo.

Sospensione nella quale ha giocato un ruolo importante svolto dalla consulta dei sindaci che riceve il plauso del consigliere comunale di minoranza di Cervaro Pacitti che tiene alta la guardia: «Sicuramente non bisogna pensare di aver vinto, ora dobbiamo andare avanti sino ad ottenere l'annullamento delle stesse».