Botte da orbi in un locale di Sant'Ambrogio, quattro uomini finiscono nei guai. Dopo la violenta lite, degenerata in pochissimo tempo, ora a dover rispondere di rissa sono un uomo di 39 anni di Sant'Ambrogio; un trentasettenne e due trentacinquenni dei Comuni limitrofi della Valle dei Santi, finiti alle mani per colpa dell'alcol.

Ma quale Dulcinea, ma quali prodi cavalieri pronti a battersi per difendere l'onore della donzella amata! I quattro uomini coinvolti nella rissa si sarebbero scontrati per questioni molto meno nobili di quelle legate alle nostalgie d'amore o a ideali di ben altro spessore.

A spingere, secondo quanto accertato dai carabinieri della Stazione di Sant'Apollinare - della Compagnia di Cassino, guidata dal capitano Mastromanno - alla violenza i protagonisti della rissa sarebbe stato qualche bicchiere di troppo. È in preda ai fumi dell'alcol che gli ultratrentenni avrebbero usato le divergenze d'opinione come lance in testa, finendo per alzare talmente i toni da rendere necessario l'intervento di alcuni avventori.

La ricostruzione
La lite, nata da futili motivi e da un eccesso di alcol, era scoppiata l'8 marzo scorso in un bar. I quattro avevano raggiunto il locale per ascoltare della musica. Gli avventori avevano notato quattro uomini agitarsi senza alcuna spiegazione plausibile. Poi calci, pugni e spintoni.

La rissa sedata, prima dell'arrivo dei carabinieri da alcuni avventori presenti all'interno del locale, non sembrerebbe essere degenerata solo per la velocità con cui i clienti sono intervenuti, allertando i militari. All'arrivo dell'Arma, gli animi si erano già placati. Grazie al riscontro di quanto raccolto nell'immediatezza e delle testimonianze messe a confronto, i quattro sono stati identificati. E denunciati a piede libero per rissa.

Inoltre, i tre non residenti a Sant'Ambrogio sono stati proposti alla Questura di Frosinone per l'irrogazione del foglio di via obbligatorio nel Comune dove si è verificata la violenza.