Fiuggi ospita altri 40 migranti, precisamente 43, tutti alloggiati nell'ex albergo Daniel's nel quartiere Capo i Prati, chiuso già da diverso tempo e quindi riaperto per lo scopo. Un numero importante di nuovi arrivi che va ad aggiungersi a quanti già ospitati nella città termale ormai da tempo. E cioè alcune centinaia.

Con essi, come sempre in questi casi, puntualmente sono arrivate tutta una serie di polemiche, questa volte accompagnate anche dall'amara ironia di quanti hanno voluto ricordare con sarcasmo ai militanti della Lega di Matteo Salvini, nel frattempo sub entrati al governo della città, gli impegni elettorali che avevano assunto e quanto erano stati incisivi nel contestare l'immobilismo della precedente amministrazione.

Per dovere di cronaca, ricordiamo oggi come facemmo allora, che il fenomeno non prevede l'intervento dell'ente Comune sotto alcuna forma, in quanto si articola nel rapporto tra privati e Ministero degli Interni, infatti come già capitato altre volte l'ente pubblico spesso ne viene a conoscenza a giochi già fatti.

Di tutto questo però ovviamente non gli interessa e c'è da capirli, i residenti a Capo i Prati, diventato ormai un quartiere "specializzato" nella ricettività degli extracomunitari, visto che almeno altre due strutture alberghiere li stanno già ospitando da tempo. Una concentrazione casuale nel rapporto tra privati e Ministero degli Interni che però sta agitando i sonni dei tanti residenti che ci segnalano il fenomeno, tra l'altro in palese contrasto con il protocollo sottoscritto con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani che, prevede la quota di 2,5 extracomunitari per mille abitanti. Quindi Fiuggi ne dovrebbe ospitare non più di 25 ed invece sono oltre 250. Dieci volte di più.

Ad essi si sono aggiunte anche tutta una serie di vibrate proteste da parte di molti operatori economici, già alle prese con una forte crisi economica, ed oggi pronti a segnalare che a Fiuggi crollano le presenze turistiche però aumentano le tasse il degrado i disservizi e… gli extracomunitari. Una città dai due volti, da una parte la clientela vip che si spera arrivi presto al rinnovato Grand Hotel Palazzo della Fonte, dall'altra la domanda. Quando questi il giorno usciranno dalla struttura extra lusso, extra comunitari a parte, quale città troveranno ad accoglierli? Almeno che non li obbligheranno agli "arresti domiciliari"