Proseguono le iniziative volte all'introduzione della cosiddetta "settimana corta" all'interno della programmazione scolastica 2019 - 2020, allo scopo di ridurre l'impatto delle emissioni inquinanti in atmosfera. La riunione indetta dal sindaco, Nicola Ottaviani, si è tenuta alla presenza dei dirigenti scolastici, dei direttori e dei rappresentanti delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale.

L'amministrazione Ottaviani, infatti, nel quadro degli interventi e dei provvedimenti in materia di tutela della salute pubblica, intende sperimentare, già dal prossimo settembre 2019, eventuali benefici sui livelli di pm10, connessi ad una maggiore areazione atmosferica per 48 ore consecutive, grazie alla disattivazione degli impianti termici e alla attenuazione della circolazione stradale per il sabato e la domenica. All'incontro hanno preso parte Teresa Orlando, dirigente dell'IIS "Angeloni", Giovanni Guglielmi, dirigente del Comprensivo 4, Lorenzo De Simone, dirigente del Comprensivo 1, Anna Pezzella, dirigente dell'Istituto Kennedy, Erminia Gnagni, dirigente dell'IIS "Turriziani", Giulia Pica, collaboratrice del dirigente per il Comprensivo 2, Monica Fontana, dirigente del Comprensivo 3, Franco Palombi, collaboratore del dirigente per il Liceo scientifico "Severi", Angela Cinelli in rappresentanza della scuola Kambo, Laura Fain (coordinatrice delle attività didattiche) e Suor Marisa Vella della scuola Sant'Agostino, Sabina Nobili e Mario Ritarossi, collaboratori del dirigente dell'IIS "Bragaglia", Alida Biagi, collaboratrice del dirigente dell'IIS "Volta", Francesco Raffa, collaboratore del dirigente per l'IIS "Brunelleschi – Da Vinci", e il direttore del Conservatorio "Refice", Alberto Giraldi. Il sindaco Ottaviani, dopo aver fatto il punto della situazione relativamente alla qualità dell'aria nel Comune capoluogo, dove sono state installate ulteriori colonnine per il monitoraggio della stessa, ha proposto ai rappresentanti delle scuole di adottare piccoli accorgimenti contro l'inquinamento, tra i quali lo spegnimento degli impianti di riscaldamento nelle giornate più calde.

Del resto, proprio le caldaie e gli impianti termici, sia civili che industriali, sono ritenuti i principali responsabili delle emissioni in atmosfera delle polveri sottili: stando al recente studio dell'Ispra, la voce più "pesante" dell'inquinamento da pm2,5 è costituita proprio dal riscaldamento, che incide per oltre il 40% delle emissioni. Per questo, tra le altre cose, l'amministrazione Ottaviani ha attivato anche quest'anno il servizio di verifica e controllo degli impianti termici sul territorio comunale nell'ambito del progetto "Calore pulito", che rientra tra gli interventi di risanamento della qualità dell'aria di cui l'amministrazione è promotrice: sono 650 i controlli già programmati.

Il sindaco, Nicola Ottaviani, ha quindi ribadito ai presenti la necessità di organizzare le lezioni secondo lo schema della settimana corta a partire dal prossimo anno scolastico, in un'ottica sperimentale della durata di un anno al fine di apprezzarne e valutarne i risultati. Nel caso del Conservatorio di musica "Refice", per ragioni didattiche aperto anche per l'intera giornata di sabato, è stata richiesta la pianificazione delle attività su 5 giorni settimanali nei mesi da novembre a marzo, durante i quali la concentrazione delle polveri sottili risulta più alta. Favorevoli i presenti.

A tal fine, il sindaco Ottaviani, l'assessore Sementilli, il dirigente comunale del settore Antonio Loreto e la dottoressa Valeria Saiardi hanno chiesto un quadro generale alle singole scuole, relativo alle provenienze degli studenti, per poter avere più chiara la situazione complessiva e permettere così una più efficace pianificazione anche al servizio di trasporto pubblico del territorio comunale, da illustrare nell'ambito di un futuro incontro con il Cotral.

Bisogna considerare, del resto, che ogni giorno, a fronte di circa 50.000 residenti, entrano in città altre 100.000 persone circa, con il relativo carico emissivo (che va unito a quello derivante dagli impianti di riscaldamento) che comporta un notevole innalzamento dei livelli del pm10, dannoso per la salute dei cittadini e delle famiglie.