Accusato di violenze sulle figlie, entrambi minorenni: papà assolto con formula piena dopo un processo durato sei anni. La vicenda risale al 2013, quando un cinquantenne residente in un paese del Sorano ha dovuto fare i conti con un'accusa terribile: quella di aver molestato entrambe le sue bambine.

Lunghissimo il processo che si è incardinato a Cassino, con udienze fiume, quasi tutte a porte chiuse. Perno cruciale dell'intera ricostruzione in aula, quanto dichiarato dall'ex moglie dell'imputato, chiamata a ripercorrere momenti di vita familiari e a riferire delle contestate attenzioni, che hanno trasformato tutto cambiando ogni cosa irrimediabilmente.

E le perizie, complesse e fortemente attaccate dalla difesa dell'uomo, nei cui confronti il pm De Franco ha avanzato la richiesta di assoluzione in relazione alle contestazioni relative alla più piccola delle due figlie e di condanna - a 5 anni di reclusione - per la maggiore. Il giudice, tuttavia, ha ritenuto di dover assolvere l'uomo con formula piena per entrambe le contestazioni riguardo le due bambine. 

A raccontare quelle presunte molestie agli assistenti sociali, facendo finire il padre a processo sono state proprio le bimbe dopo la separazione dei genitori. La maggiore delle due avrebbe, infatti, riferito di gesti innaturali da parte del papà. L'uomo, sin da subito, si era dichiarato innocente. Ma vista la delicatezza del caso, è stata avviata l'indagine che ha portato al processo terminato ieri.

Ci sono voluti sei anni per arrivate a una sentenza di primo grado di assoluzione per l'uomo. La lettura del dispositivo nel tardo pomeriggio di ieri, attese le motivazioni.