Aggiornamenti e riconteggi che giustificherebbero gli avvisi di pagamento che il consorzio sta facendo recapitare in tutto il Cassinate. Pagamenti che per i cittadini continuano ad essere non dovuti.

Un braccio di ferro tra il "Valle del Liri" e Comuni e cittadini. La battaglia contro le bollette è appena iniziata, ma i sindaci con a capo quello di Pontecorvo non sono intenzionati ad arretrare neanche di un centimetro. Una protesta che si sta sollevando molto forte in tutte le zone del Lazio meridionale in quanto la richiesta di pagamento, secondo molti, è errata: le bollette stanno arrivando a casa di molte persone che non hanno proprietà in zone di campagna e che abitano in appartamenti nel centro cittadino. Nessun paese è escluso le prime sono arrivate a Pontecorvo, poi da Aquino a Piedimonte e poi a cascata fino alla Val di Comino. Ma secondo il consorzio gli avvisi sarebbero regolari.

Il consorzio
Ieri in una nota il commissario straordinario Riccardo Casilli ha dato dei chiarimenti sul Ruolo di Bonifica dell'anno 2019 che «mantiene inalterate le aliquote 2018 per coloro i quali sono intestatari di ruoli già in precedenza correttamente calcolati e intestati (bonifica e irriguo), mentre riequilibra e corregge la contribuzione da parte del territorio interessato».

Tutto sarebbe riconducibile a una ricognizione dei tre catasti consortili nei quali è stato individuata una parziale difformità di impostazione e in alcuni casi i dati inseriti sarebbero vecchi, ma anche alcune anomalie accumulate negli anni. «Per tale motivo, dopo approfondita verifica tecnico-amministrativa, come segnalato alla Regione Lazio e anticipato alle associazioni di categoria - spiega il commissario - si è dovuto provvedere all'aggiornamento delle banche dati in uso con dati acquisiti dall'Agenzia delle Entrate - Territorio (al 30.6.2018), completando il censuario dei fabbricati mancanti, nonché intervenire sulle eterogeneità e anomalie riscontrate nei Ruoli 2018 dei consorzi».

Nello specifico per il "Valle del Liri" «si è provveduto alla corretta applicazione del Piano di Classifica a tutti i terreni e a tutti i fabbricati ricadenti nel perimetro di contribuenza», escludendo dagli "aggiornamenti" chi già paga la tariffa obbligatoria per il servizio idrico.

Quindi, dopo le revisioni catastali, per il consorzio gli avvisi di pagamento sarebbero legittimi anche per chi risiede in centro e così sarebbe stata «ristabilita equità contributiva su tutto il comprensorio assoggettando regolarmente a ruolo i fabbricati per alcuni Comuni in precedenza esclusi (Procedura prevista nel vigente Piano di Classifica adottato dal consorzio "Valle del Liri" (deliberazione del cda nel 1999 e approvato dalla giunta regionale)».

I comuni
Una battaglia che si preannuncia lunga. Il sindaco di Pontecorvo Rotondo, vista l'assenza dell'amministrazione comunale di Cassino, ha convocato la consulta dei sindaci del Lazio meridionale. Domani mattina alle 11, nella sala consiliare di Pontecorvo, si svolgerà l'incontro convocato «per valutare possibili determinazioni da assumere in contrasto alla ingiustificata e illegittima richiesta di pagamento che il consorzio "Valle del Liri" sta avanzando ai danni dei cittadini dei centri urbani dei nostri Comuni, i quali non sono assolutamente serviti da alcuna delle prestazioni che il medesimo consorzio offre». Da lì potrebbe arrivare un documento unitario con quale chiedere un immediato dietrofront al consorzio