"Lo studio costituisce l'apertura e il rispetto per le culture diverse". Questo il messaggio che ha lanciato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurando questa mattina l'anno accademico dell'Università di Cassino e festeggiando nel contempo i 40 anni dell'Ateneo.

Prendendo spunto dalla relazione letta dalla rappresentante degli studenti Elena Di Palma il Capo dello Stato ha lanciato un monito che suona come un rimprovero alle politiche del Governo sull'immigrazione. Ha ricordato il caso della pagella ritrovata in tasca al bambino di 14 anni che ha perso la vita in mare mentre tentava di raggiungere il nostro Paese e ha chiosato: "Lo studio è spinta e strumento per creare le condizioni favorevoli ad un dialogo basato su rispetto ed integrazione. Essere qui mi rende felice. A Cassino poi c'è l'Abbazia che è un punto estremamente alto per la storia dell'Europa".

Tanti applausi per il presidente della Repubblica che ha poi concluso il suo viaggio in città con una visita al plagio badile per il saluto al corteo storico. È stato accolto da tanti bimbi che lo hanno salutato calorosamente. Mattarella ha ricambiato affettuosamente ma subito dopo è immediatamente ripartito. Una giornata storica per la città è l'ateneo.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato poco dopo le 11 nell'aula magna dell' università di Cassino. Ad accoglierlo il rettore Betta sulle note dell'inno di Mameli del coro San Giovanni Battista del Maestro Fulvio Venditti.

Tante le autorità politiche, civile e militari presenti in sala per omaggiare i 40 anni dell' Unicas. Un ateneo che, finora, ha laureato 35.000 studenti ha detto il rettore Giovanni Betta nella sua prolusione. Ora si attende che il capo dello Stato possa lanciare un messaggio dalla città martire che tra 4 giorni celebra il settantacinquesimo anniversario della distruzione

di: Alberto Simone