Cocaina divisa in dosi. Pronta per essere ceduta ai ragazzi. Il fronte degli immigrati che spacciano è sempre caldo. Almeno a Cassino, città-crocevia dove arriva di tutto e dove gli extracomunitari girato a ogni ora e nei luoghi a loro appaltati con dosi in tasca. Giovedì in campo c'erano gli uomini del Commissariato e il poliziotto a quattro zampe Enduro, del gruppo cinofili di Nettuno. Insieme hanno arrestato un egiziano di 42 anni con l'accusa di spaccio: nella sua casa hanno trovato 13 dosi di cocaina occultata in due pacchetti di sigarette per un totale di 15 grammi. Oltre alla droga, un bilancino di precisione e soldi. Aveva 900 euro contanti, ritenuti chiaramente provento di attività illecita.
L'appalto agli stranieri
Ma è solo l'ultimo di una lunghissima serie di denunce o di arresti. Tantissime le azioni della polizia che hanno portato a emersione il triste fenomeno. Specie quando gli immigrati come accertato qualche mese fa spacciano in luoghi pubblici come alla villa comunale e consegnano dosi nascoste tutt'intorno anche ai minorenni. A volte fanno buche nei giardinetti, appena accennate, per celare piccolissimi quantitativi. La dose viene concordata a voce all'arrivo dei ragazzi poi uno di loro si sposta e porta il quantitativo. L'altro incassa i soldi. Sistemi studiati e scoperti durante uno degli ultimi blitz che tanto clamore ha suscitato perché la Villa Comunale, come il Baden Powell, incarnano quegli angoli verdi invidiati nel basso Lazio dove trascorrere ore in serenità. Eppure si spaccia. E il sub appalto agli immigrati, evidentemente, non si ferma più soltanto alla marijuana e all'hashish (nel 90% dei sequestri possedevano solo "fumo") ma inizia a sconfinare nelle droghe pesanti. Ragazzi di colore, tantissimi onesti e rispettosi, che vengono calamitati dai guadagni facili e si inseriscono nell'impalcatura illecita cassinate che, come è noto, fa affari d'oro e assolda chiunque.
Baby spacciatori: ecco dove
Pure i minorenni rappresentano l'asso nella manica dell'industria illecita. Negli ambienti scolastici il "mestiere" principale è quello di attirare i coetanei e di concordare lo scambio successivo, generalmente, nel pomeriggio. Ma è la movida (lo dimostrano anche qui i blitz) il regno dei baby pusher. Entrano in azione prima rispetto ai più grandi perché i loro clienti escono con anticipo e rientrano non sempre intorno alla mezzanotte. Hanno ogni tipo di droga e la smerciano in angoli nascosti o in piazza. Per loro, dosi e soldi. In base agli accordi.
Due minori trovati in possesso di droga in meno di ventiquattr'ore a Pontecorvo. E una guerra senza quartiere contro lo spaccio, soprattutto tra giovanissimi, ingaggiata dall'Arma su tutto il territorio. I controlli condotti dai militari della Compagnia di Pontecorvo e da quelli della Compagnia di Cassino hanno confermato che l'offensiva contro pusher purtroppo sempre più giovani non ha subito mai alcuna flessione. Anzi. Con la denuncia nel 2015 delle "mamme-coraggio" a Pontecorvo è stata aperta un'altra strada; è stato così possibile guardare in una direzione ben precisa, mai considerata prima in quei termini: quella di un mercato illegale dove domanda e offerta sono gestite in molti casi da "amministratori" minorenni e da acquirenti poco più che bambini. Ovviamente, tutti pedine di interessi molto più ampi e legati a criminalità più o meno radicata. Furono proprio le madri, nel dicembre di quattro anni fa, a rompere il silenzio e a denunciare anche i loro figli affinché fossero fermati gli spacciatori, quasi loro coetanei.
L'amara conferma nelle due operazioni antidroga delle ultime ore: fari puntati sullo spaccio tra e per minorenni. L'allerta deve restare altissima, l'impegno dell'Arma è evidente. Sono stati i carabinieri della Compagnia di Pontecorvo, guidata dal capitano Nicolai, insieme all'unità cinofila a stringere i controlli puntando dritti sulle scuole: controllati tre istituti di cui due a Pontecorvo (quello Tecnico e d'Istruzione superiore) dove è stato trovato un involucro contenente hashish (3 grammi). Fondamentale la presenza del cane, che in poco tempo ha scoperto la droga nel giubbotto di un ragazzo di 14 anni, accompagnato in Caserma con i genitori e segnalato in prefettura come assuntore. Qualche ora prima i carabinieri avevano fermato un minore cassinate in sella a uno scooter, con suo fratello: negli slip e in parte nella cover del cellulare hashish per un totale di 18 grammi (17 nelle parti intime). Il minore, 17 anni e incensurato, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. La droga sequestrata. Resta da capire se il ragazzo abbia raggiunto Pontecorvo per acquistare la droga oppure se, al contrario, i 17 grammi fossero destinati a qualche baby clienti. Le indagini vanno avanti.
Stupefacente in mansarda
A poche ore dal blitz degli uomini del capitano Nicolai, quelli del capitano Mastromanno hanno recuperato 100 grammi di hashish nascosti dietro una panca all'ultimo piano di una palazzina nel quartiere San Bartolomeo, a Cassino. Il panetto è stato subito rintracciato dall'unità cinofila di Santa Maria Galeria. E ora sono in corso mirate indagini per risalire all'identità del proprietario dello stupefacente, depositato in uno spazio comune per "evitare" guai con la giustizia. Non è questa la prima volta, però, che insospettabili palazzine divengano depositi (neppure troppo sicuri) di partite di droga, destinate alla piazza cassinate. Era marzo dello scorso anno quando, dal muro del sottotetto di una popolosa palazzina della città martire, saltarono fuori 400 grammi di cocaina e 9.100 euro. All'interno di un mattone, pure una pistola calibro 22. A novembre dello stesso anno, marijuana e hashish (415 grammi) nascosti addirittura nel palazzo comunale.