Da sette a tre. Più che dimezzati i punti all'ordine del giorno del consiglio comunale di mercoledì sera. A determinare il taglio è stata l'assenza, giustificata per malattia, del consigliere M5s Fabrizio Pintori che aveva presentato due interrogazioni e altrettante mozioni. Assenti anche i tre piddini D'Orazio, Vinciguerra e Coletta. Banco vuoto pure quello di Valter Tersigni.
Gli ultimi punti hanno riguardato la ricostituzione di due commissioni consiliari dopo i vari riposizionamenti dai banchi della maggioranza a quelli dell'opposizione. Perciò ora la terza commissione è composta dai consiglieri De Gasperis, Caschera, De Donatis, Pintori e Farina; la quarta dai consiglieri Coletta, Castagna, Mosticone, D'Orazio e Petricca. Proprio quest'ultima, insieme al consigliere Antonio Farina, ha innescato il dibattito su dossi o attraversamenti pedonali installati su vie che non rientrano fra quelle indicate dal codice della strada. Serena Petricca ha quindi illustrato le motivazioni che hanno spinto i due amministratori a focalizzare l'attenzione sulla questione. Tecnica, nella prima fase, la risposta del sindaco che ha letto la relazione predisposta dal responsabile del servizio. A chiedere maggiori delucidazioni sulla questione è stato il consigliere Antonio Farina che ha richiesto l'intervento del comandante della polizia locale Rocco Dei Cicchi.
Secondo i due amministratori d'opposizione, a Sora l'unico dosso da poter ritenere in regola con la normativa vigente è quello davanti al palazzo degli studi Simoncelli, gli altri andrebbero adeguati o sostituiti perché troppo alti e senza scivoli, con un pericoloso "dente" tra il manto stradale e il dosso stesso. Dalla maggioranza si è risposto con la casistica degli incidenti ridotti grazie ai dossi e con la loro richiesta d'installazione da parte di molti cittadini, ma il consigliere Farina ha ribadito che non sono a norma e che il Comune è esposto al rischio di dover risarcire eventuali danni a mezzi e persone. Perciò i due consiglieri si sono detti pronti ad informare la Corte dei conti e il prefetto. Il sindaco ha detto che ora il Comune non può intervenire e che lo farà forse in futuro.