In merito ai fatti di questa mattina, circa l'arresto del consigliere comunale Pio Riggi, l'amministrazione di Ferentino divulga il seguente comunicato stampa.
"Con riferimento a quanto avvenuto nella mattinata odierna e a quanto riportato nelle testate giornalistiche online e sui social, l'Amministrazione Comunale di Ferentino intende precisare che i fatti contestati riguardano comportamenti e azioni svoltisi al di fuori dell'Ente. Al momento, infatti, non è stato evidenziato alcun elemento, comportamento o atteggiamento che possano ricondurre ad attività illecite all'interno della compagine amministrativa comunale.
Precisa, infine, che gli eventi e i fatti ad essi connessi contestati dagli organi giudiziari, allo stato non riguardano in alcun modo i procedimenti amministrativi posti in essere dal Comune di Ferentino al fine di affidare l'appalto in project financing dell'ampliamento del locale Cimitero Comunale il cui iter andrà regolarmente avanti.
L'Amministrazione comunale pur esprimendo il proprio sconcerto per quanto accaduto, nel contempo prende le distanze da accostamenti e illazioni paventate dalla stampa circa i collegamenti dichiarati, per i quali si riserva, tra l'altro, di ricorrere nelle sedi opportune a tutela della propria immagine e della correttezza dell'operato dell'Ente".
L'Amministrazione comunale
Tra gli arrestati figura il nome del consigliere comunale di Ferentino Pio Riggi, eletto nelle fila di una lista civica a sostegno dell'attuale sindaco Antonio Pompeo. Riggi, sia nel corso della precedente consigliatura che in quella attuale, deteneva la delega al project-financing al cimitero di Ferentino. In questo momento sono in corso le perquisizioni del caso nel Comune di Ferentino da parte dei militari di Tivoli al fine di escludere il coinvolgimento di altre figure.
di: La RedazioneCinque persone, tra la provincia di Roma e Frosinone, sono state arrestate con l'accusa di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore di Tivoli. In manette anche un politico di Ferentino. Nel mirino dei carabinieri della Compagnia di Tivoli la gestione di appalti del cimitero di Ferentino. Sei milioni di euro per la costruzione e gestioni di alcuni loculi nella città ciociara. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, un amministratore pubblico locale si era rivolto - per convincere l'imprenditore a pagare un'ingente somma di denaro - a persone vicino a un clan camorristico di Napoli ma residenti nella capitale. Questi ultimi hanno sfruttato la forza del clan e metodi di intimidazione con veri e propri raid nella sede dell'azienda. I militari stanno quindi dando esecuzione ad una custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia.
di: La Redazione