Sponsorizzazione sospetta, scatta l'accertamento da parte dell'Agenzia delle entrate. Nel mirino sono così finiti un imprenditore cinquantenne del settore assicurativo, di Anagni, e il rappresentante legale di un'associazione sportiva dilettantistica che avrebbe beneficiato del contributo per l'attività agonistica. L'operazione è nata a seguito di alcuni accertamenti a campione da parte dell'Agenzia delle entrate.

L'interesse si è spostato nel mondo sportivo e delle associazioni dilettantistiche, le quali si reggono solo grazie all'intervento di qualche sponsor in grado di coprire le spese per la disputa dei campionati. A quel punto sono state studiate diverse fatture emesse negli anni 2015 e 2016. Stando alle accuse, in quel periodo l'imprenditore avrebbe deciso di sponsorizzare una società dilettantistica di calcio a cinque semi attiva e poco conosciuta. Le fatture, per decine di migliaia di euro, per un totale di circa 200.00 euro sono state esaminate con il lanternino.

In base a quanto ricostruito, all'imprenditore e al presidente del sodalizio sportivo viene contestato il reato di false fatturazioni. Nello specifico all'imprenditore l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, al legale rappresentante della squadra l'emissione di fatture per operazioni inesistenti. In pratica l'uno si sarebbe potuto scaricare così i costi delle sponsorizzazioni, l'altro avrebbe potuto detrarsi l'iva. In questo modo, secondo l'Agenzia delle entrate, si sarebbe così detratto il costo di operazioni inesistenti. Entrambi sono stati così iscritti nel registro degli indagati. Non si esclude che l'Agenzia delle entrate possa fare ora anche altri controlli a tappeto sul fenomeno delle sponsorizzazioni alle società sportive.