Un nigeriano travolto da un ballone di fieno è stato elitrasportato a Roma in codice rosso. Il ventiseienne, che stava lavorando in un'azienda agricola nei pressi della Casilina, è rimasto schiacciato sotto il peso dell'enorme balla di fieno che lo ha preso in pieno sull'addome. Sono intervenuti, oltre ai carabinieri, gli ispettori del lavoro della Asl. Sembrerebbe infatti, dalle prime indiscrezioni, che il nigeriano sia un richiedente asilo e che lavorasse in nero nell'azienda agricola. L'incidente si è verificato ieri mattina intorno alle 12. Sul luogo sono intervenuti gli operatori del 118 che, vista la gravità dell'incidente, hanno richiesto l'intervento di un'eliambulanza. La situazione è apparsa subito allarmante.

Schiacciato dal ballone di fieno a livello dell'addome, il bracciante non muoveva le gambe. Potrebbe dunque rischiare una paralisi. Di qui l'atterraggio dell'eliambulanza e il trasporto urgente al policlinico Umberto I di Roma. Il ventiseienne non ha mai perso coscienza ed è rimasto vigile, ma lo stato di paralisi delle gambe ha preoccupato i sanitari che ne hanno disposto il trasferimento. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il giovane stesse trasportando con il trattore il ballone di fieno alla stalla dell'azienda e che, purtroppo, in fase di spostamento, per cause ancora da accertare, gli sia piombato addosso schiacciandolo.

Oltre tre quintali di fieno addosso possono essere fatali e forse il giovane un avuto il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo e di evitare il peggio. Non si tratta del primo incidente sui campi, spesso in questo periodo accade che si registrino disgrazie legate all'uso di mezzi agricoli che, si sa, devono essere manovrati con molta attenzione, così come può accadere che una distrazione o la causalità possano essere fatali per gli agricoltori alla guida di mezzi, a volte, difficili da manovrare o comunque pericolosi.

L'ultimo incidente del genere si è verificato a Ripi circa un anno fa quando un ballone di fieno cadde addosso a un quarantacinquenne che riuscì a spostarsi rimanendo ferito solo a una gamba. In questo caso, però, alla tragedia si somma, se l'indiscrezione dovesse trovare riscontro, l'impiego in nero di un richiedente asilo. Una piaga che, soprattutto nel settore agricolo, tocca molte regione italiane dove si assiste allo sfruttamento della manodopera a basso costo, approfittando della vulnerabilità di questi lavoratori, soprattutto stranieri che rappresentano una percentuale in crescita degli occupati in agricoltura nel Lazio.