Nuova cassa integrazione per lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Nella giornata di ieri la governance di Fca ha comunicato alle Rsa di stabilimento lo stop alla produzione nei giorni: 1, 5, 8 e 12 aprile su tutti e tre i modelli (Stelvio, Giulia e Giulietta). Questo stop va ad aggiungersi a quello già previsto nel mese di marzo, quando i cancelli resteranno chiusi nei giorni: 4, 5, 6, 8, 14, 15, 18, 22, 25, 26 e 29. Questo significa che in questo mese si lavorerà appena dieci giorni, con tutto quello che ne consegue: buste paga decurtate, indotto senza commesse e rischio di licenziamenti nelle piccole e medie imprese. Su questo punto mette in guardia il sindacato di base FlmU-Cub, anche alla luce dei dati delle immatricolazioni relativi ai primi due mesi dell'anno che vedono Fca in profondo rosso.
Si arretra ancora
È stato, infatti, un febbraio negativo per le vendite di Fiat Chrysler sul mercato italiano. Il mese scorso il gruppo Fca ha immatricolato 44.189 auto, con una diminuzione dell'8% rispetto a febbraio del 2018. In flessione anche la quota di mercato, che diminuisce al 24,85% dal 26,36% di un anno fa. Nei primi due mesi Fca ha venduto 83.995 macchine, il 14,98% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La quota di mercato si è ridotta dal 27,4% al 24,49%. Un dato che è ancora più negativo se paragonato alla lieve flessione che ha registrato, nel complesso, il mercato dell'auto. Le immatricolazioni a febbraio hanno avuto un calo del 2,42% rispetto allo stesso periodo del 2018. In diminuzione del 4,07% anche i trasferimenti di proprietà di auto usate. I dati del ministero dei Trasporti evidenziano anche che il volume globale delle vendite ha interessato per il 32,88% auto nuove e per il 67,12% usate. «Una contrazione del mercato – spiega Federauto – in parte dovuta all'introduzione dell'ecotassa».
L'ecotassa nel mirino
Sul punto interviene anche il senatore del Pd, Bruno Astorre, che dice: «I dati di febbraio 2019 sul mercato delle auto (e in generale) sono negativi rispetto allo stesso mese del 2018 ma sono drammatici per le vendite di Fiat, con conseguenze sulle produzioni negli stabilimenti. Quello di Cassino compreso. L'ecotassa voluta dal governo Conte-Di Maio sta mettendo in crisi non solo le produzioni ma – conclude Astorre – un'intera filiera».