Ha soltanto trentadue anni ed è già lanciata nel panorama mondiale della cardiochirurgia pediatrica. Federica Caldaroni è una splendida eccellenza del territorio che, dopo aver studiato ad Anagni, diplomandosi con il massimo dei voti al liceo classico "Alighieri", ha intrapreso un percorso universitario brillantissimo. Prima a Roma all'Università "La Sapienza" dove si è laureata nel 2012 con la lode, poi proseguito con la specializzazione in cardiochirurgia tra Roma, Milano e l'Olanda.

Il riconoscimento
E proprio nel capoluogo lombardo ad ottobre scorso ha ottenuto un riconoscimento eccezionale. In occasione del congresso annuale della Società Europea di Chirurgia Cardiotoracica (EACTS), la dottoressa Federica Caldaroni, ricercatrice all'Unità operativa di Cardiochirurgia delle Patologie congenite dell'IRCCS Policlinico San Donato, dove si era trasferita per la specializzazione a seguito della laurea, ha ricevuto il premio "Young Investigator Award - Congenital".
L'importante riconoscimento, ottenuto grazie ad una ricerca condotta con il responsabile di Unità, dottor Alessandro Giamberti, sul trattamento chirurgico delle aritmie ventricolari nei pazienti con "Tetralogia di Fallot", conferma il primato dell'ospedale nella cura dei pazienti congeniti adulti. Ma il curriculum della dottoressa è enorme. In Olanda ha presentato un progetto di ricerca e poi ha svolto approfondimenti a Londra.

Sogno diventato realtà
E ora si avvicina il grande sogno: martedì volerà in Australia, dove per due anni svolgerà la sua professione nel primo centro mondiale della cardio-chirugia pediatrica, il "Royal Children's Hospital" a Melbourne. Il responsabile della struttura australiana durante un convegno a Torino è rimasto impressionato dal progetto e dagli studi della dottoressa e l'ha subito voluta nella sua equipe. Per questa scelta, per perfezionarsi ulteriormente, ha quindi deciso di rinunciare al rapporto lavorativo con la città di Taormina dove aveva vinto da poco il concorso da dirigente.

La dottoressa nel privato
Federica è una ragazza normalissima, disponibile e con i piedi ben saldi a terra. Ovviamente consapevole delle sue potenzialità. L'unico neo è che ha dovuto rinunciare a dedicare del tempo alle sue passioni, soprattutto sportive, che le sono rimaste nel cuore. Da giovane ha fatto parte della squadra italiana di karate con un'associazione di Anagni, ha praticato nuoto ottenendo il brevetto di istruttrice, suona il pianoforte, quando ha tempo, e ha praticato il triathlon. Ora volerà in Australia dove vivrà un'esperienza professionale indimenticabile sotto tutti i punti di vista. Federica Caldaroni non è solo l'orgoglio di una famiglia, ma il simbolo di una terra che esprime tante eccellenze e che ora potrà esprimersi nel campo della cardio-chirurgia pediatrica in un altro continente. Con la speranza e la certezza che tornerà in Italia, questa volta con una conoscenza medica approfondita e un'ulteriore formazione specifica, che la lanceranno ancora di più nel panorama internazionale della medicina. Congratulazioni e buona fortuna.