Il rinvio a giudizio c'era stato a marzo del 2017. Ma l'inchiesta riguardava fatti dal 2005 al 2011. In tredici tra assicuratore, carrozzieri, periti, medici e avvocati erano sotto processo con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata a frodare le assicurazioni con falsi incidenti. Poi c'erano altre 14 posizioni relative a singoli casi di truffa in relazione a sei sinistri. Ieri sul caso è scesa la prescrizione.
Vista la richiesta delle difese al tribunale di Frosinone in composizione collegiale non è rimasto altro che riconoscere il maturare dei termini di prescrizione per tutti, tranne uno che nel frattempo è deceduto.

L'inchiesta era salita agli onori della cronaca nel maggio del 2011 quando i carabinieri del reparto operativo e della sezione di polizia giudiziaria della procura arrestarono 23 persone.
Il gup aveva evidenziato la figura centrale del promotore dell'associazione, un assicuratore di Monte San Giovanni Campano e i suoi rapporti «frequenti e protratti nel tempo con gli esponenti di ciascuna delle figure professionali ed operative (avvocati, medici, carrozzieri, periti, liquidatori) occorrenti per alimentare una sistematica attività di alterazione della realtà dei sinistri stradali in un determinato ambito spaziale».

Nel mirino della procura era finito un sistema fondato su atti falsi, simulazioni di incidenti mai avvenuti, alterazione degli esiti e delle dinamiche dei sinistri avvenuti, richieste di risarcimento per i danni materiali e fisici subiti dalle persone effettivamente o apparentemente coinvolte. I falsi sinistri, per le accuse, avvenivano tra Monte San Giovanni, Veroli, Strangolagalli, Arce, Ceprano e Frosinone. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Vellucci, Masecchia, Testa, Marziale, Grieco, Giacinti, Frattarelli, Igliozzi, Picchi, Perlini, Quadrini, Loreto, Pica e Vitali.
Per le parti civili l'avvocato Eugenia De Cesaris.