Il caso delle vecchie bare accatastate nel cimitero è esploso dentro e fuori il palazzo comunale. E il sindaco grida a un complotto ordito contro la sua amministrazione. Tutto è iniziato nei giorni scorsi con un tamtam mediatico sulle decine di bare provenienti da estumulazioni trovate all'interno del cimitero, poi rimosse dalla ditta specializzata.

La "scomparsa" della catasta di casse e la pulizia dell'area sono avvenute domenica mattina, giorno di festa. Qualcuno, che incuriosito dopo il polverone sollevato dal caso che ha richiamato a Sora anche le telecamere di RaiTre, ha subito pensato a uno "strano" miracolo.

Intanto il sindaco Roberto De Donatis, che sin da sabato ha annunciato un'inchiesta interna sulla vicenda, vuole capire che cosa sia accaduto e perché, soprattutto se si sia voluto creare ad arte un caso per mettere in cattiva luce la sua squadra di governo cittadino. Per questo si dichiara pronto a procedere per le vie legali contro eventuali responsabili. «Dopo anni i corpi sono completamente mineralizzati, non ci sono versamenti e cattivi odori e quindi il rifiuto speciale, assimilabile però all'urbano, è così costituito solamente dalle ossa del defunto e dalla cassa -sottolinea il sindaco- C'è un'area del cimitero che è inaccessibile, se non agli addetti ai lavori, dove c'è un container molto grande in cui vengono accatastate le bare fino a raggiungere la massima capienza. Io ritengo che le foto che sono circolate sono state fatte dopo che qualcuno ha aperto il cassone e scattato da una determinata prospettiva. Insomma, prima dell'arrivo della ditta di autospurgo Lombardi, specializzata per lo smaltimento di quei rifiuti, si troverà sempre un container pieno di casse, ma non a terra. Preciso che non ci sono problemi di natura igienico-sanitaria e ho la chiara percezione di un tentativo diabolico, architettato per arrecare danno a questa amministrazione, ma soprattutto all'immagine della città, fatto intollerabile e sotto questo aspetto ritengo che i profili siano penali. Parliamo di una notizia costruita ad arte che getta discredito sull'amministrazione, sulla città e sul cimitero comunale, cosa che non è per niente giusta. Aspetto le relazioni -conclude De Donatis- e preparò un esposto».