Il rilancio del centro storico e del commercio a Ferentino passa per il corso del Vascello da "rianimare" ad ogni costo. Secondo il consigliere comunale Luca Zaccari: «Vascello vuoto è lo specchio della città». E rincara: «Da anni solleviamo la questione e la situazione peggiora di giorno in giorno. Soffro emotivamente la differenza con i centri storici delle città limitrofe, dove i cittadini vivono le proprie passeggiate. Come si fa ad incentivare aperture di attività con sgravi fiscali ridicoli e se poi non ci sono effettivamente clienti a cui vendere? Rimango dell'idea, c'è un grande scollamento tra gli abitanti e la città. L'amministrazione comunale deve farsi carico di realizzare progetti affinché si possa tornare a vivere quella città vissuta e popolata, che ormai esiste solo nei racconti di chi ha i capelli bianchi».

Quindi Zaccari suggerisce: «L'Ue e la Regione Lazio stanziano continuamente fondi per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, per attività ludiche e sportive. C'è bisogno di restituire Ferentino alla nostra cittadinanza. Le città dovrebbero essere di chi le abita, non di chi le governa». Giuseppe Virgili, altro consigliere di opposizione, più moderato, spiega le cause del centro fantasma: «Vivere in una città conosciuta al mondo per la sua storia e vederla vuota dispiace. Chi sono i colpevoli? La globalizzazione che ha portato le persone a frequentare i grandi centri commerciali piuttosto che i negozi in centro? Sarà colpa delle amministrazioni che nel corso degli anni non sono riuscite ad attirare commercianti e turisti? O sarà un problema di crescita demografica? A mio avviso tutti questi aspetti messi insieme hanno portato alla desertificazione del centro. La soluzione secondo me – conclude Virgili - è quella di concentrare il più possibile attività commerciali nei punti nevralgici e riuscire ad organizzare coi tour operator un programma valido per portare a riscoprire la nostra terra al mondo intero. Grazie alle attività commerciali che ogni giorno da anni, con coraggio, tirano su le serrande. Grazie alle nuove attività e a quelle che stanno per nascere, che danno dimostrazione di attaccamento alla città e alle proprie radici. Forza, nel 2019 è ancora possibile».