Scoperta una discarica abusiva di rifiuti speciali, considerati pericolosi, dai carabinieri che hanno compiuto il blitz a Ferentino. In aggiunta è spuntata anche un'opera edilizia non autorizzata. Ad entrare in azione sono stati i carabinieri del Comando stazione di Ferentino guidati dal maresciallo capo Raffaele Alborino, coordinati dal comandante della Compagnia di Anagni, capitano Camillo Giovanni Meo, i quali l'altro ieri, nel contesto di specifica attività investigativa tesa a contrastare illeciti in materia ambientale, hanno fatto scattare la denuncia a scapito di una donna e il sequestro di tutto quanto scoperto attribuito alla stessa.
In particolare in un'area, in aperta campagna a Ferentino, è stato dato vita a minuziosi controlli ambientali, come accennato, finalizzati alla lotta agli illeciti in siffatto delicato campo. L'operazione ha fatto si, oltre al sequestro della discarica con tanto di un'autorimessa all'aperto e dell'abuso edilizio, che i militari denunciassero una quarantottenne di origine albanese residente a Ferentino.
In buona sostanza gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno consentito di appurare che la donna avrebbe realizzato, su un terreno di sua proprietà di circa 1200 metri quadrati, la discarica abusiva che raccoglieva rifiuti pericolosie non, tra cui pneumatici, materiale ferroso, materiale plastico combusto, scarti edili; inoltre 6 autoveicoli fuori uso e varie parti meccaniche e componenti di carrozzeria.
Nel corso degli accertamenti è emerso altresì il manufatto, secondo il riscontro delle forze dell'ordine realizzato dalla donna, di oltre 200 metri quadrati, in assenza delle prescritte autorizzazioni. A quel punto sia la raccolta di scarti che l'opera edile non autorizzate, sono state poste sotto sequestro dai militari dell'Arma.