Ancora un'aggressione in carcere. Un ospite del San Domenico dopo le 22.30 di venerdì ha dato in escandescenze colpendo con il piede di un tavolo l'agente che era in servizio, per poi mettere in atto gesti di autolesionismo. Secondo quanto ricostruito dalla Fns Cisl Lazio l'assisten te capo aggredito dal detenuto italiano (campano) con problemi psichiatrici è stato dimesso dall'ospedale con 10 giorni di prognosi .

«L'istituto di Cassino risulta con un organico carente - fa sapere la Fns Cisl Lazio  - ci sono circa 45 unità in meno rispetto alla pianta organica prevista di 162 unità». A fargli da contraltare il Sappe: «La polizia penitenziaria è stanca di subire continue aggressioni, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria deve adottare regoletecniche perconsentire al personale di tutelarsi adeguatamente. Eppure, da Roma si continua a trascurare queste continue criticità».

«La situazione all'interno della penitenziaria si è notevolmente aggravata rispetto al 2017. I numeri riferiti agli eventi critici sono inquietanti. La cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario "aperto"» ha aggiunto il segretario generale Capece.