Prostituzione, squallore e sporcizia. Quel disonore su strada pare un fenomeno intramontabile. Le ordinanze antimeretricio firmate dai sindaci, tra cui Antonio Pompeo (Ferentino), hanno ridotto il problema, ma non hanno eliminato le manifestazioni oscene. L'area maggiormente coinvolta è quella industriale e quella dello Scalo ed è notevole la sporcizia lasciata nelle piazzole di sosta dell'asse attrezzato e ai margini della rotatoria stradale da cui partono lo stradone Asi e altre strade.

Decine di sacchi pieni di immondizia e anche pneumatici carbonizzati sono stati raccolti proprio da quelle parti dagli operatori del servizio civico comunale di Ferentino. Gli addetti al servizio, coordinati da Oreste Datti, hanno bonificato recentemente anche la zona industriale di Ferentino. Qui si è rivelato alquanto impegnativo l'operato dei lavoratori. Una grande quantità di rifiuti è stata rimossa sia nelle due rotatorie stradali, quella del casello autostradale e l'altra all'inizio dello stradone Asi, sia nelle piazzole dell'asse attrezzato battute dalle lucciole.

Come accennato, si tratta di un fenomeno, quest'ultimo, perenne nonostante i continui controlli delle forze dell'ordine e le ordinanze emesse dai sindaci dei comuni di riferimento, a cominciare da Ferentino.

La prostituzione su strada oltre a richiamare la criminalità e a rappresentare un pericolo per gli automobilisti e per le stesse donne incide anche sull'ambiente, prova ne è la sporcizia che viene lasciata nelle zone frequentate giorno e notte dalle meretrici. 

Per tornare alle ordinanze antilucciole disposte dai sindaci, per quanto riguarda il Comune di Ferentino, l'ultimo provvedimento per esigenze di sicurezza pubblica aveva decorrenza dal 1º novembre 2018 fino al 31 gennaio 2019. Quasi sicuramente ci sarà una proroga del divieto che ravvisava «la necessità di intervenire per impedire che il fenomeno possa ulteriormente intensificarsi ed estendersi determinando effetti estremamente pregiudizievoli per la sicurezza e l'incolumità della collettività»