Un patteggiamento, una dichiarazione di prescrizione, un'assoluzione e un rinvio a giudizio. Si è conclusa così l'udienza preliminare nell'ambito del procedimento per truffa, frode nelle pubbliche forniture e falso sulla fornitura all'Asl di Frosinone di bicchieri monouso e tovaglioli. Ieri nel corso dell'udienza davanti al gup Ida Logoluso e al pubblico ministero Monica Montemerani, dopo che, in passato, aveva patteggiato a 24 mesi Luciano Scaccia, 70 anni, di Frosinone, ex economo dell'Asl, si è registrato un altro patteggiamento.

Si tratta di Romolo Taglienti, 66, di Monte San Giovanni Campano, amministratore unico della Euroservice, il quale ha patteggiato a un anno e dieci mesi con pensa sospesa. Alfonso Catracchia, 59, di Ferentino, direttore amministrativo del polo ospedaliero B, è stato rinviato a giudizio così come la società Euroservice come persona giuridica; per Alessandro Polletta, 73, di Ferentino, direttore amministrativo del polo ospedaliero B fino al 7 febbraio 2011, il reato è stato considerato estinto per prescrizione, mentre Valerio Raponi, 53, di Monte San Giovanni Campano, amministratore di fatto della Euroservice, ha scelto il rito abbreviato ed è stato assolto.

L'accusa, sostenuta dalla procura di Frosinone, era l'aver indicato, negli acquisti di prodotti monouso quali bicchieri di plastica, un prezzo maggiorato, «omettendo di scrivere» uno zero «nella cifra decimale del prodotto, indicata nella delibera di aggiudicazione, così da far lievitare il prezzo unitario rendendolo dieci volte superiore». Il tutto avrebbe provocato «un ingiusto profitto» all'Euroservice «con pari danno» all'Asl. In pratica sarebbe stato indicato un prezzo unitario di 0,08 anziché 0,008. Il profitto all'Euro service è stato indicato in 86.182 per il 2010 e 2011 e 2.999 per 2012, 2013 e 2014,con l'attenuante della restituzione del danno da parte di Euroservice. Per lo stesso fatto era stato ipotizzato il falso. Nel mirino anche la fornitura di materiale per la pulizia e l'igiene.

A Catracchia, Taglienti e Raponi era contestato l'aver reso dieci volte superiore il prezzo dei tovaglioli per un danno all'Asl di 159.482 euro. E l'aver distribuito all'ospedale Spaziani, nel 2012, 5,7 milioni di tovaglioli anziché 200.000. Gli imputati sono difesi dagli avvocati AngeloTesta, Vittorio Perlini, Vincenzo Galassi e StefanoTonachella. L'Asl di Frosinone si è costituita parte civile con l'avvocato Valerio Tallini. L'avvocato di Catracchia, Vincenzo Galassi commenta: «Il responsabile del procedimento era l'economo e il direttore amministrativo si è limitato a firmare le determine di autorizzazione delle fatture sulla base dell'attestazio ne dello stesso economo circa la regolarità della fornitura e la corrispondenza dei prezzi agli atti di gara; attestazione presenza su ognuna delle fatture liquidate»