Ci saranno anche gli olivicoltori della provincia di Frosinone alla protesta in programma domani nella Capitale. Circa cento dalla Ciociaria sfileranno insieme ai "gilet arancioni" pugliesi. Questi ultimi sono alle prese con il problema della xylella fastidiosa, batterio in grado di disseccare gli olivi.
Alcuni rappresentanti delle organizzazioni di produttori del Lazio (Op Opol, Lazio "Le Badie", Cpol, Appo Viterbo, Apof Frosinone, Coop Agricola Colli Etruschi), aderenti a Italia Olivicola, infatti, si schiereranno con gli olivicoltori pugliesi che da settimane manifestano il proprio dissenso. «L'olivicoltura italiana - fanno sapere - va salvata con interventi strutturali che ormai non sono più rimandabili. Siamo pronti a sostenere i nostri colleghi pugliesi perché la battaglia per la salvaguardia del nostro prodotto è di tutti. È arrivato il momento che la politica nazionale inserisca tra le sue priorità quella del rilancio del prodotto simbolo dell'Italia e della dieta mediterranea nel mondo: l'olio extravergine d'oliva 100% italiano».
«La xylella è un problema nazionale ed europeo e, come tale, va affrontato - hanno sottolineato i presidenti delle organizzazioni di produttori laziali, tra cui Carlo Gallozzi de "Le Badie" - Nelle prossime settimane organizzeremo incontri di sensibilizzazione sul tema perché l'allerta deve essere massimo anche nel Lazio».
Ma non solo xylella. Infatti, l'obiettivo degli olivicoltori è quello di mettere al centro della discussione anche i problemi derivanti dai danni patiti conseguentemente alle "gelate" di dodici mesi fa. In Ciociaria ha comportato delle problematiche e una conseguente perdita per i produttori anche il fattore "mosca olearia" la cui larva è una minatrice della drupa dell'olivo.