La misteriosa schiuma nel torrente Alabro e nel fiume Sacco continua a tenere banco e in apprensione amministratori comunali e cittadini dei centri bagnati dai due corsi d'acqua contaminati. I controlli delle forze dell'ordine sono stati intensificati. Anche ieri c'è stato un blitz dei carabinieri forestali nei pressi dell'Alabro in territorio di Ferentino e nuovi campionamenti dell'Arpa.

Lungo il corso d'acqua, giorni addietro ricoperto di schiuma bianca, ieri affiorava schiuma più scura e nei pressi si avvertiva un cattivo odore. Negli ultimi tempi diversi sono stati i prelievi del liquido "sospetto" nei due fiumi da parte dell'Arpa, si resta in attesa dei risultati delle analisi. A margine delle ripetute ispezioni degli organi competenti e delle forze dell'ordine, ieri è intervenuto il consigliere comunale di Ferentino, ex assessore all'ambiente, Franco Martini:

«Dietro l'inquinamento si nasconde la mano dell'uomo. Prima o poi saranno scoperti i responsabili dell'alterazione delle condizioni delle acque dell'Alabro e del Sacco. Ci auguriamo che vengano messi a nudo gli autori del disastro ambientale e che l'acqua presto torni limpida come una volta».

La vicenda è finita pure in consiglio: «La grave situazione della Valle del Sacco è ormai alla ribalta della cronaca nazionale», parole del consigliere Berretta. Il sindaco Antonio Pompeo aveva informato consiglieri e giunta dell'impegno di Comune e Provincia: «Per risolvere il problema. Sono stati incrementati accertamenti e sanzioni da parte della polizia provinciale e locale e dei carabinieri forestali».