«Non si trattò come qualche storico negazionista o riduzionista ha provato a insinuare di una ritorsione contro i torti del fascismo. Perché tra le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale, vi furono molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni». Sono le importanti affermazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la giornata del ricordo e ieri, anche, l'amministrazione comunale di Ceccano guidata da Roberto Caligiore, ha voluto ricordare i martiri delle foibe intitolando, prima di un comizio, una strada posizionata vicino al campo sportivo Dante Popolla. È iniziato tutto con un corteo, partito da piazzale Europa con una grande partecipazione, non solo ceccanese, ma da tutta la provincia, che è terminato sul luogo dove sono state posizionate le targhe in marmo. La cerimonia si è conclusa con un convegno che si è tenuto presso l'ex cartiera Savoni.

Molto soddisfatto è apparso il senatore di Fratelli d'Italia Massimo Ruspandini «È il coronamento del mio impegno. Da assessore provinciale, siamo stati l'unica provincia d'Italia a dare la possibilità agli studenti di poter visitare i luoghi delle foibe per due anni tramite un concorso per le scuole. In provincia da soli, come rappresentanti della destra, ci siamo fatti carico di "ricordare", nel silenzio assordante delle istituzioni, dei mass media e della politica anche di centrodestra». Quindi la stilettata del senatore: «Non basta attingere all'elettorato di centrodestra solo per essere eletti, abbiano il coraggio sindaci e assessori che si ritengono appartenenti a quest'area politica e oggi in procinto di passare alla Lega di seguire l'esempio di Ceccano e d'intitolare una strada ai martiri delle foibe. Noi ci abbiamo messo la faccia, sempre».
Non perde l'opportunità di attaccare chi doveva supportare il percorso e non l'ha fatto. «La sinistra ci ha osteggiato. Il centrodestra ci ha mostrato indifferenza. Questo gruppo ha ricordato, paese per paese, anche spesso con poche persone, questa indicibile tragedia che è tragedia nazionale e non di parte. Oggi (ieri, ndr) a Ceccano c'è tutto il mondo della destra provinciale. E questo è il messaggio più bello e grande. Non è solo per Ceccano la strada ai martiri delle foibe, ma è per tutti coloro che hanno provato a "ricordare" in questa provincia».

Anche l'assessore al bilancio Stefano Gizzi rimarca: «Siamo commossi che si sia potuto realizzare questo sogno, è chiaro che a Ceccano dieci anni fa c'era una situazione politica che non avrebbe permesso di ricordare ufficialmente questo episodio drammatico accaduto dopo la fine della seconda guerra mondiale».
Il sindaco Caligiore ha esternato la propria emozione con queste parole: «È un momento importante per la città di Ceccano e non solo. In questo modo allarghiamo la memoria. Vorrei fare un appello importante: tutti i sindaci, a partire dal credo politico, dovrebbero intitolare una strada. Questa intitolazione non toglie niente a nessuno e le sterili polemiche a cui abbiamo assistito in questi giorni denotano solo dei limiti ideologici e mentali. Sono contento che ci sia una strada intitolata ai martiri di questa tragedia e posso dire che è davvero un momento importante, per noi, che va a formalizzare il nostro percorso su questo tema che ha origini nel tempo, costellato di molti convegni e manifestazioni, già prima del momento in cui il giorno del ricordo venne istituito nel 2006».