Deve rispondere di tentata violenza sessuale ma lui nega ogni addebito, nonostante la denuncia ai carabinieri presentata nel novembre del 2017 da parte di una giovane che, all'epoca dei fatti, non aveva compiuto ancora diciotto anni. Protagonista del caso un quarantatreenne di Minturno che, secondo l'accusa, avrebbe tentato un abbraccio troppo affettuoso nei confronti della minorenne.

La vicenda, nei giorni scorsi, ha avuto degli sviluppi con l'incidente probatorio tenutosi davanti al gip del tribunale di Cassino, Gabriele Montefusco. È stata ascoltata la ragazza, originaria di Gaeta, sulla dinamica dell'episodio, che poi è stato oggetto di denuncia. L'incidente avrebbe ridimensionato la tipologia della denuncia, anche se restano dei dubbi su quanto sia realmente accaduto. L'uomo, assistito dall'avvocato Roberto Palermo, avrebbe più volte ribadito la propria innocenza, ribadendo che il gesto potrebbe essere stato frainteso. Ora bisognerà attendere gli sviluppi di una vicenda iniziata 15 mesi fa in un noto ipermercato della zona.

L'indagato conosceva la giovane, in quanto era in rapporti di amicizia con la madre della ragazza. Nel novembre del 2017 i due si trovavano nei pressi di un importante esercizio commerciale, dove, sembra che l'uomo abbia tentato di abbracciare la ragazza. Un gesto che non le è piaciuto. Dopo qualche giorno, lei ha presentato una denuncia ai carabinieri, raccontando quanto sarebbe successo. Nei confronti del minturnese, ovviamente è stata ipotizzata l'accusa di tentata violenza sessuale. Un'accusa pesante dalla quale, ora, l'uomo deve difendersi, cercando di dimostrare che quel suo gesto potrebbe essere stato frainteso. Non la pensa così la parte lesa. La documentazione relativa alla denuncia, è stata trasmessa al pm del tribunale di Cassino, Chiara D'Orefice, che coordina le indagini su un episodio che ancora presenta dei punti da chiarire. L'incidente probatorio dell'altro giorno è servito soprattutto a fare piena luce su alcuni particolari, che poi serviranno nel corso dell'iter giudiziario. In particolare si vuol accertare se veramente l'uomo avesse intenzione di rendersi protagonista di un normale gesto di affetto o se effettivamente il suo obiettivo fosse altro.