La linea dell'amministrazione De Donatis è chiara e netta: giù le mani dal progetto della scuola innovativa che porta la firma dell'archistar Renzo Piano. Tra due settimane è fissata l'udienza davanti al Tar per lo sgombero del mattatoio di via Napoli al cui posto dovrà sorgere la nuova scuola.

Per questo il Comune ha consegnato tutta la documentazione relativa al contenzioso sorto con la cooperativa che gestisce l'impianto di macellazione nelle mani di due avvocati esterni, entrambi del foro di Roma, per essere rappresentato in tribunale.
L'amministrazione, come anticipato dal sindaco Roberto De Donatis nei giorni scorsi, ha deciso di resistere in giudizio dopo che il consorzio, rappresentato dall'avvocato Sandro Salera, ha presentato ricorso al Tar del Lazio (sezione di Latina) contro l'ordinanza di sgombero dei locali di via Napoli.

Il giudice ha concesso la sospensiva dell'ordinanza 193 del 21 novembre.
Ieri, con una delibera di giunta, l'amministrazione ha ritenuto "opportuno resistere in giudizio per l'estrema urgenza di riacquisire la disponibilità dell'area, attesa la rilevanza strategica che essa ricopre per la città".
Nell'atto si spiega: «Infatti, il sito sul quale insiste il mattatoio comunale è interessato da un complesso ed articolato progetto di riqualificazione, approvato con delibere di Consiglio comunale n. 43 del 13.11.2017 e 55 del 16.10.2018. Detto progetto, già in fase definitiva e acquisito con nota protocollo 4490 del 4.2.2019, riguarda la realizzazione di una scuola innovativa "Nuova scuola modello" progettata dall'architetto di fama internazionale, il senatore Renzo Piano».

Intanto ieri mattina la giunta De Donatis ha deciso di conferire il mandato per la difesa del Comune agli avvocati Aristide Police e Antonio Nicodemo, quantificando il compenso per entrambi, in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro da svolgere, per un importo onnicomprensivo non superiore a cinquemila euro.