Intimidazioni, minacce, violenza. Sempre più sotto tiro gli amministratori pubblici in Italia. A denunciarlo è Avviso pubblico che, a Bruxelles, ha presentato il report degli ultimi cinque anni.

Dal 2013 al 2017, in Italia, Avviso pubblico ha censito 2.182 atti intimidatori, 11 dei quali in provincia di Frosinone, uno in più se il dato si estende dal 2011, tredici se si considera anche il 2018. Frosinone, Cassino e Pontecorvo sono i centri con più episodi. Dal 2011, anno della prima edizione del rapporto "Amministratori sotto tiro" si registra una crescita del 153% degli atti intimidatori.

Dal 2013 al 2017 il Lazio è al sesto posto della classifica con 127 casi, ma è la prima del Centro-Nord. Il primato spetta alla Sicilia con 396 episodi, davanti a Calabria e Puglia. Nel Centro-Nord le minacce sono passate dall'essere il 20% del totale nel 2013 al 31% nel 2017. Avviso pubblico per questo saluta con successo l'approvazione definitiva da parte del Parlamento della legge che tutela "corpi politici, amministrativi o giudiziari" nonché i singoli componenti. La legge inasprisce le sanzioni.

GLI EPISODI IN CIOCIARIA 
Nel 2017 è minacciato il sindaco di San Vittore per un alloggio popolare, mentre quello di Settefrati Riccardo Frattaroli viene colpito con un pugno al volto. Il 18 novembre 2016 il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani denuncia offese e minacce durante un'assemblea pubblica sull'acqua. A Cassino «ignoti incendiano gli uffici che si occupano di tributi. Le fiamme distruggono alcuni faldoni contenenti cartelle esattoriali relative al pagamento della Tosap, la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, e delle affissioni pubblicitarie».

Gli episodi più gravi, nel 2015, quando Avviso pubblico denuncia «aggressioni fisiche in provincia di Frosinone, nei confronti dei sindaci di Piedimonte San Germano e di Sora». Nel primo caso un autista tenta di colpire con una testata il primo cittadino, nell'altro per una questione legata a un alloggio popolare, Ernesto Tersigni viene colpito da una schiaffo da una donna poi arrestata. E ancora «una lettera di minacce viene depositata nella cassetta della posta di casa del sindaco, Anselmo Rotondo», a Pontecorvo.

Nel 2014, a Supino, compare una scritta "Il sindaco deve morire" contro Alessandro Foglietta, mentre a San Giovanni Incarico compaiono biglietti con minacce di morte all'allora assessore alla Cultura Paolo Fallone. Nel 2013 due lettere minatorie vengono inviate per email ad alcuni membri della giunta comunale di Frosinone: si minaccia il ricorso alle armi. Quindi «incendiata nella notte l'auto del responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Pastena, l'architetto Rolando Marchetti» l'8 agosto. Infine, nel 2011, il consigliere di Italia dei Valori a Cassino, Igor Fonte, trova una gatto con la corda al collo. L'ultimo episodio, nel 2018, ai danni del consigliere regionale grillino Loreto Marcelli, cui viene incendiata l'auto.