Il figlio non va a scuola, genitori nei guai. Avrebbe dovuto frequentare il primo anno di scuola superiore ma in classe non è entrato mai, o quasi. Dopo la segnalazione partita dagli uffici scolastici, è scattata la denuncia dei carabinieri.

Che fare se il figlio minorenne non vuole andare a scuola? La legge parla chiara. I genitori hanno l'obbligo di seguire la "carriera" scolastica della prole almeno fino al 16 anno di età. Ieri mattina, due coniugi di Veroli, di 50 e 45 anni, già censiti per reati contro la persona, sono stati denunciati in stato di libertà perché ritenuti responsabili di inosservanza dell'obbligo di istruzione del figlio. Lo studente quattordicenne era regolarmente iscritto in un istituto della provincia di Frosinone, ma quest'anno di lezioni ne aveva seguite ben poche. La segnalazione sarebbe prima arrivata bonariamente ai genitori, per informarli delle assenze ingiustificate del ragazzo.

Poi si è deciso di passare alle misure estreme e di avvisare anche i carabinieri. L'assenza dalle lezioni, tra l'altro senza un giustificato motivo, per un periodo superiore al 25 per cento delle giornate consentite ha infatti insospettito i docenti che hanno quindi preso provvedimenti. Partita la segnalazione come previsto dalla legge agli organi competenti, sono scattati gli accertamenti da parte dei militari della locale stazione. Un'azione di controllo importante quella degli uomini dell'Arma proprio per frenare il triste fenomeno della dispersione scolastica, purtroppo ancora ampiamente diffuso.

Così a pagarne le conseguenze sono stati i genitori, una coppia gravata da precedenti, che si è resa responsabile della mancata frequenza della scuola dell'obbligo da parte del proprio figlio appena quattordicenne ed iscritto al primo anno di scuola superiore. Non c'è niente di male se ci si limita a poche assenze, ma se si esagera come in questo caso, oltre a rischiare l'anno lo studente ci sono conseguenze gravi per i genitori verso i quali proprio la scuola può sporgere denuncia