Si sentono abbandonati, ormai dormono con il timore di essere svegliati da un momento all'altro dal telefono che segnala l'intrusione di ignoti nelle loro aziende. Banditi che portano via attrezzature utili per la loro attività, mezzi che servono a trasportare il materiale prodotto.

In alcuni casi sono stati messi in atto veri e propri vandalismi, creando comunque ingenti danni alle imprese. Una situazione difficile che va avanti da diverso tempo nell'area industriale di Frosinone. Nell'ultimo anno sono stati diversi i furti registrati nelle aziende della zona, e non si sono arrestati neanche negli ultimi mesi e settimane. Sarebbe una banda composta da cinque persone, quella in azione nell'ultimo periodo.

Ed ecco che torna a farsi sentire il grido degli imprenditori, che rivolgono un nuovo appello agli enti competenti, fiduciosi che si arrivi presto a una soluzione. Chiedono maggiore sicurezza e potenziamento delle forze dell'ordine, ma allo stesso tempo che vengano illuminate le strade completamente al buio e pericolose. Ritengono fondamentali, inoltre, impianti di videosorveglianza nei punti più critici dell'area industriale.

Nel mirino dei ladri gasolio, pneumatici, batterie dei veicoli, attrezzature da lavoro e diverso materiale realizzato nelle diverse aziende prese di mira nel tempo. Non sono mancati i danni e gli atti vandalici, come ad esempio i furgoni o auto incendiati e utilizzate forse per depistare, come il mezzo a fuoco dell'azienda Sacar, utilizzato forse per depistare dopo il colpo dalla gioielleria Boccadamo nei mesi scorsi.

E sono stati diversi anche gli appelli di Boccadamo «affinché si ponga sotto giusta sicurezza l'intera area industriale, per il bene di chi, con tanti sacrifici, continua a credere in questo territorio, investendo su di esso». Appello che ieri è arrivato anche da Lucio Valle, ex amministratore di Frosinone e imprenditore. «Sono tre giorni consecutivi che nell'area industriale di Frosinone a ridosso del nuovo stadio, imperversa una banda di ladri, che con brutalità quasi masochistica, entra nelle industrie della zona, rubando, distruggendo, portando via computer, macchinari e ciò malgrado la presenza di ditte per la vigilanza.

Poveri noi e perché dovrebbero venire ad investire a Frosinone altri operatori. Manca la pubblica illuminazione su diverse strade. Sarebbe opportuno installare anche telecamere». Uno sfogo che fa eco a quello di tanti altri imprenditori che vorrebbero vedere una delle aree più importanti in termini di infrastrutture, valorizzata, sicura. Circa una settimana fa i ladri sono tornati in azione anche da Mazzocchia, azienda del settore dei rifiuti, dove sono state portate via cinque batterie dai camion. Malviventi hanno fatto visita più volte anche alla Sacar, azienda di servizi per il settore dei trasporti. Malcontento anche per il biglietto da visita indecente a causa dei rifiuti a ridosso della carreggiata e per l'asfalto danneggiato. «L'area industriale non è morta, ma abbandonata».

Inseguimento e arresto
La scorsa settimana la polizia ha sorpreso, dopo un furto di 600 litri di gasolio da alcuni mezzi pesanti di un'azienda dell'area industriale, un romeno che non si era fermato all'alt ed era scappato contromano. Il passeggero, anche lui identificato e denunciato, si era sporto dal finestrino scaricando contro una pattuglia della squadra mobile (in precedenza speronata) la polvere di un estintore per guadagnare la fuga. Così i due erano riusciti ad allontanarsi abbandonando il furgoncino. Più tardi, l'uomo era stato rintracciato e arrestato.