Il dolore e l'angosciato silenzio della famiglia Romano non ferma il popolo dei social che per la morte a Barcellona del giovane Michele continua a esprimere tutta la sua vicinanza al padre Pierluigi, consigliere comunale, e alla mamma Loredana, che aspettano ancora il dissequestro della salma da parte dell'autorità giudiziaria catalana per poterla riportare a Isola.

È trascorsa ormai una settimana da quella tragica mattina del 30 gennaio quando, intorno alle 6.30, il cadavere del ventiseienne è stato trovato a terra, volato giù per una ventina di metri dal tetto del terminal uno dell'aeroporto El Prat di Barcellona.

Michele era arrivato nella città catalana il sabato precedente: dopo aver lavorato come pizzaiolo in diversi locali di Isola del Liri voleva fare la stessa cosa in Spagna. Poi la tragedia. Con tante domande ancora senza risposta e con la famiglia provata oltremodo dai tempi lunghi per la restituzione della salma. Papà Pierluigi e mamma Loredana sono in contatto con il consolato italiano di Barcellona, pronti a partire in qualsiasi momento per sottoporsi all'ulteriore strazio del riconoscimento.

Una volta completate le pratiche burocratiche, i coniugi Romano e il loro unico figlio voleranno insieme, per l'ultima volta, verso l'Italia per fare rientro in città dove parenti e amici si daranno appuntamento per un abbraccio corale a Michele e alla sua famiglia.

«Isola del Liri ha perso un figlio, un fratello, un amico, un giovane pieno di sogni, un ragazzo pieno di vita, un classico "figlio di ntrocchia" - si legge nel post di un amico di Michele - Pocho... (così lo chiamavano in molti, ndr) mi dispiace tanto, anzi troppo e mi fa anche male che la nostra città invece di rispettare almeno con il silenzio la tua scomparsa giudica invece di giudicarsi. Guardaci tutti dall'alto e abbi pietà di noi». E sempre on line tanti like, cuori e faccine tristi. Così la città piange la morte di Michele e attende di sapere cosa sia successo quel maledetto giorno a Barcellona