Si vede finalmente la luce in fondo al "tunnel" della questione "Piloni". La giunta comunale ha, infatti, deliberato la presa d'atto dell'ipotesi di transazione con il concessionario del project financing, funzionale alla risoluzione contrattuale e alla successiva reintegrazione in possesso del Comune del complesso di via De Gasperi per aprire una nuova stagione finalizzata alla realizzazione del restyling della struttura, che rappresenta un simbolo della città.
Rispetto alle contestazioni del Comune (risoluzione per grave inadempimento del contratto) e alle rivendicazioni del privato (360.000 euro circa tra costi sostenuti e reclamata mancata percezione dell'utile d'impresa riferito ai 4/5 dell'importo contrattuale) la quadra transattiva è stata raggiunta, nell'ultima riunione del 23 gennaio svoltasi all'ex Mtc, tra l'ente e il concessionario, intorno alla cifra, messa a verbale, di 126.000 euro per spese per lavori, spese di gestione del cantiere e spese per indagini, prove e progettazioni per la quale il Comune potrebbe procedere, in caso di nulla osta, a un pagamento rateale da concertare con la ragioneria. Sui costi oggetto dell'ipotesi di transazione la giunta ha dato mandato al dirigente del settore lavori pubblici di condurre tutte le verifiche e gli approfondimenti di natura tecnica e di ogni altro genere per accertare la effettiva convenienza per l'ente comunale delle condizioni prospettate nel verbale del 23 gennaio scorso per mettere la parola fine all'intera vicenda.
Dopo il passaggio in giunta, andranno trovati gli eventuali capitoli di spesa da cui pescare i fondi necessari per la transazione, si dovrà acquisire il parere dell'ufficio legale comunale e portare la pratica in consiglio per sottoporla all'approvazione dell'aula. Il tutto nei tempi più rapidi possibili. L'iter è iniziato nel 2005 con la sottoscrizione del contratto di concessione tra il Comune e la società "I Piloni srl".
L'oggetto della concessione prevedeva la riqualificazione e il recupero dell'intero complesso con la realizzazione di due piani sottostanti largo Turriziani: uno, quello superiore, adibito ad attività commerciali; l'altro, l'inferiore, a parcheggio pubblico con l'esecuzione di uno scavo in profondità in prossimità dei fabbricati insistenti sulla zona. Negli anni, tuttavia, il progetto non si è mai concretizzato e il 24 ottobre scorso l'amministrazione comunale ha scritto una lettera al concessionario, contestando la risoluzione del contratto per grave inadempimento. Il privato, a sua volta, ha fatto pervenire le proprie doglianze al Comune richiedendo il pagamento di 243.128 euro per costi sostenuti negli anni inerenti il project dei Piloni e 120.000 euro a titolo di mancata percezione dell'utile di impresa riferito ai 4/5 dell'importo contrattuale. Dopo lo scambio epistolare si sono susseguite diverse riunione fino ad arrivare a quella del 23 gennaio scorso nella quale si è giunti all'ipotesi transattiva.
Una volta che il Comune di Frosinone sarà tornato in possesso dell'area, si procederà, innanzitutto, alla bonifica e alla messa in sicurezza dell'intero complesso da finanziare con gli oneri urbanizzazione in fase di riscossione da parte del settore lavoro pubblici. Poi, si procederà al restyling e al recupero architettonico e funzionale e, sul punto, le ipotesi sul campo sono diverse: botteghe artigiane, negozi di prodotti tipici enogastronomici solo per citarne un paio, sfruttando magari il multipiano per il parcheggio delle auto. Quello che è certo è che la svolta, dopo tanti anni, è dietro l'angolo.