Si torna a parlare della pericolosità del tratto stradale di via per Frosinone. A salire sul banco degli imputati i due semafori intelligenti che, posizionati a poche centinaia di metri l'uno dall'altro, rischiano di rappresentare un pericolo per automobilisti e pedoni. A denunciare la situazione sono i residenti: «Le auto non rispettano i semafori situati ai lati della carreggiata passando spesso con il rosso e la velocità dei veicoli è sempre molto sostenuta». Per loro è pericoloso anche attraversare la strada sulle strisce pedonali in corrispondenza dei semafori o immettersi sulla carreggiata uscendo da via per Frosinone prima traversa o da via Mulino San Rocco.
I residenti non si sentono tutelati. Il tratto protagonista delle polemiche, infatti, non è nuovo a sinistri con vittime o feriti gravi. Purtroppo, nonostante il reato di omicidio stradale introdotto con la legge 41 del 23 marzo 2016, gli automobilisti continuano a non rispettare i limiti e il codice della strada. In effetti l'inutilità di quei due semafori intelligenti è evidente, mancando non solo telecamere che possano aiutare a sanzionare i trasgressori, ma anche il pulsante di chiamata per la richiesta di attraversamento pedonale.
A questo punto i residenti si aspettano e chiedono a gran voce l'installazione di "occhi elettronici" chiamati a controllare gli eccessi di velocità dei furbetti del semaforo rosso, non scartando neppure l'idea della richiesta di un autovelox. D'altronde, in mancanza di senso civico, forse l'unico modo per cercare di fermare le intemperanze dei guidatori è colpirli nel portafoglio. Certo è che spetta a Palazzo Antonelli intervenire al più presto per trovare una soluzione. È una questione di sicurezza.