Schiuma bianca nel torrente Alabro e nel fiume Sacco. Ci risiamo. Anche ieri (il fenomeno si ripete soprattutto nei fine settimana di maltempo) la solita deplorevole scena si è ripetuta nel tratto dell'Alabro che attraversa la località Mola Bracaglia, in territorio di Ferentino. Il luogo, anche stavolta, è stato immediatamente raggiunto prima dalla polizia locale, seguita dai carabinieri forestali, dalla polizia provinciale e dall'Arpa per le opportune verifiche e per eseguire nuovi campionamenti.

Spesso la schiuma affiora nei tratti che bagnano i territori di Ferentino, Supino, Patrica, Ceccano, Castro dei Volsci, fino a Ceprano, dove il Sacco confluisce nel Liri, ma da dove abbia origine questo inquinamento è ancora un mistero.
Gli inquirenti, su disposizione della procura della Repubblica di Frosinone e coordinati dai carabinieri forestali, continuano a indagare a tutto campo.

Si è al cospetto di un fenomeno incomprensibile, che determina uno spettacolo inquietante e va in scena da molto tempo senza poter trovare risposte risolutive. Diversi politici hanno alzato la voce, dura l'onorevole Giorgia Meloni: «Nella valle del fiume Sacco, tra Roma e Frosinone ha scritto recentemente sulla sua pagina Facebook si sta consumando un disastro ambientale senza precedenti: nell'indifferenza generale gli sversamenti illegali e criminali nel fiume continuano senza sosta…».

Da qui il suo appello al governo: «Ascolti il grido d'aiuto dei cittadini e intervenga per bloccare questa vergogna, indegna per una nazione civile». Anche Antonio Pompeo, presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, non è rimasto indifferente al cospetto della grave vicenda, che ha richiamato pure le attenzioni della trasmissione tv "Striscia la Notizia". Pompeo ha già chiesto al ministero dell'ambiente di avviare gli interventi di bonifica previsti nella Valle del Sacco».