Il segno meno era abbastanza prevedibile, ma un tonfo del 21,6% per il gruppo e Fca e del 45,35% per il marchio Alfa Romeo in un mercato che perde "solo" il 7,55% nel primo mese del 2019, significa una cosa abbastanza evidente: che l'ecobonus e l'ecotassa, sebbene non siano ancora in vigore (il provvedimento parte il primo marzo) hanno già provveduto a penalizzare la casa automobilistica italo-americana che, a differenza della concorrenza, quest'anno non è ancora pronta con i modelli ibridi ed elettrici.

L'anno si annuncia dunque molto difficile per le tute rosse dello stabilimento pedemontano tant'è che ieri è stata annunciata nuova cassa integrazione: cancelli chiusi nei giorni 4, 8, 14, 15, 18, 22, 25, 26 e 29 marzo. Questi nove giorni di stop si vanno a sommare a quelli già in programma a febbraio. Dopo il lungo stop di gennaio gli operai rientreranno in fabbrica lunedì ma si lavorerà a singhiozzo con lunghi periodi di pausa. Il 2019 si annuncia difficilissimo e all'insegna degli ammortizzatori sociali. I sindacati, dunque, lanciano l'allarme ed evidenziano le difficoltà del settore.

Astorre: «Posti a rischio»
Certamente il 2019 sarà all'insegna della cassa integrazione: solo nel primo mese dell'anno, difatti, le immatricolazioni delle auto prodotte a Cassino - Giulia, Giulietta e Stelvio - sono calate di circa il 40% sul mercato italiano. A lanciare l'allarme è il senatore del Pd Bruno Astorre, che invoca la pericolosità dell'ecotassa, e argomenta: «Dopo i dati negativi degli ultimi 2 mesi del 2018 per il mercato italiano delle auto, il 2019 inizia nero per Fca. Il crollo del 21,6% delle auto in Italia conferma l'allarme lanciato poche settimane fa. L'ecotassa voluta da Di Maio e Salvini sta facendo sbandare Fca e mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Il governo Conte - conclude Astorre - è responsabile di tutto questo ed è in tempo per cambiare i provvedimenti che stanno creando un crack nel mercato delle auto italiano, col rischio del blocco di catene di produzione come si paventa nella sede Fca di Cassino».

Ciacciarelli: «Guardia alta»
Da FI interviene il consigliere regionale Ciacciarelli, che dice: «Bene il premio allo stabilimento e l'aumento in busta paga del 6% agli operai, ma non bisogna abbassare la guardia sulla questione ecotassa che colpirà le auto di lusso e i cosiddetti Suv penalizzando lo stabilimento cassinate, dove è prevista la produzione del suv marchio Maserati»