Oltre 23 anni di carcere, con l'abbreviato, nei confronti di quattro dei sette imputati nella maxi operazione antidroga "I due leoni". Due hanno scelto il patteggiamento (per cui si procederà direttamente a febbraio) mentre solo per uno si va avanti con il rito ordinario. Richieste pena pesanti, ieri mattina in aula: da 8 anni e 6 mesi a 6 anni, fino ai 2 anni e 4 mesi sempre con l'abbreviato per quattro degli imputati finiti nelle maglie dell'operazione che porta la firma congiunta di finanza e carabinieri.

L'inchiesta, lo ricordiamo, trae origine da due distinte attività nel 2016, successivamente accorpate dall'autorità giudiziaria inquirente perché riguardante i medesimi soggetti legati, secondo le accuse, alle famiglie Spada e Di Silvio. Sette le persone arrestate nel 2018, con un'indagine imponente partita dall'analisi dei flussi dei clienti. Una catena all'ingresso della villa di alcuni dei maggiori indiziati, avrebbe per la procura indicato la disponibilità o meno dello stupefacente.

Le difese contrattaccano
Ieri il pm Mattei ha avanzato le richieste pena nei confronti di coloro che hanno scelto l'abbreviato e le difese (tra cui gli avvocati Buongiovanni, Giuliano, Carbone, Palumbo, Cassone e Sibilio) hanno ribattuto, contestando la ricostruzione dell'accusa ed eccependo che quanto ricostruito finora «non risulterebbe sufficiente a dimostrare la responsabiltà penale dei coinvolti oltre ogni ragionevole dubbio». Ora si torna in aula il 20 febbraio per eventuali repliche e per la decisione.