Lavori di pubblica utilità al posto delle misure cautelari. Ora la rieducazione passa attraverso una firma, quella dell'amministrazione Ferdinandi, di Piedimonte San Germano, con il tribunale di Cassino.
È stata sottoscritta martedì con il presidente del tribunale di Cassino, il dottor Massimo Capurso, e riguarda proprio «lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità riservato al reintegro nella comunità di quei soggetti che hanno avuto problemi con la legge» per una pena non superiore ai tre anni.
Una sorta di modalità rieducativa che produce una doppia pubblica utilità: quella di permettere una riabilitazione concreta (e non già con finalità unicamente punitive)e di rendere un servizio ai Comuni, sempre più spesso alle prese con bilanci e conti ogni giorno più difficili da onorare. «L'affidamento in prova al servizio sociale è una misura alternativa alla detenzione prevista dall'Ordinamento penitenziario italiano ed è disciplinato dall'artico lo 47del '75 -ha spiegato il sindaco Ferdinandi- Si attua con l'affidamento del condannato ai servizi sociali, per un periodo corrispondente alla pena da scontare».
L'istituto dell'affidamento in prova ha la finalità di aiutare il soggetto nel reinserimento sociale e serve a vigilare che il comportamento dell'affidato «sia conforme alle prescrizioni impartite. Le prescrizioni e modalità esecutive dell'affidamento possono essere modificate con decreto motivato da parte del magistrato di sorveglianza». «Una convenzione da noi fortemente voluta, uno strumento sociale che dà la possibilità a chi ha problemi con la legge (una volta soltanto, però) di mettersi alla prova attraverso servizi di pubblica utilità» ha spiegato il sindaco Ferdinandi il cui Comune diventa capofila del progetto. Che aggiunge: «Va nella direzione dello sviluppo dei servizi sociali ed è una misura che offre al tempo stesso ai cittadini con problemi con la legge di reinserirsi realmente. Approvata la scorsa settimana in giunta, ora con la firma del presidente Capurso è diventata realtà».