Un 2018 prolifico quello sul fronte orso marsicano: infatti dal Parco nazionale d'Abruzzo fanno sapere che sono almeno quattro le femmine di orso che si sono riprodotte con undici cuccioli. Il dato emerge dal monitoraggio svolto dal personale del Parco che, a partire dallo scorso aprile, ha lavorato, con diverse tecniche e in collaborazione con altre istituzioni e volontari, per acquisire informazioni importanti sulla produttività della popolazione dell'orso marsicano.

Da Pescasseroli dicono che «il risultato è molto positivo, in virtù del fatto che questo è il terzo anno consecutivo che si osservano da 10 a 12 nuovi nati nella popolazione».
Entusiaste le reazioni dei vertici del Parco: «L'importanza delle femmine riproduttive emerge con chiarezza anche da un recente studio pubblicato da Ciucci e Gervasi sulle proiezioni numeriche di questa popolazione», sottolinea il presidente del Parco nazionale Antonio Carrara, il quale si mostra fiducioso sul fatto che «l'orso marsicano potrà uscire dal rischio reale di estinzione se si riuscirà ad incrementare, anche di poco, la sopravvivenza delle femmine adulte. Su questo il Parco deve assicurare il massimo impegno».

Altrettanto realista è il vice presidente dell'ente di Pescasseroli, Riccardo Frattaroli, sindaco di Settefrati, uno dei comuni del versante laziale del Parco, da sempre sensibile al destino dell'orso bruno: «La crescita degli indici di natalità dell'orso bruno marsicano è la prova della correttezza delle azioni e del comportamento dei cacciatori», sottolineando poi che «se due cuccioli di orsi non fossero morti in una cisterna, oggi ci saremmo complimentati per la nascita di 13 cuccioli. Sono segnali positivi ma la guardia non va abbassata»