«Una coltellata al cuore della città». Con bombolette spray color oro e arancione è stato imbrattato uno dei portoni annessi alla Casa di San Tommaso e alla Torre, nella seconda piazzetta del borgo medievale di Aquino. Un raid vandalico ai danni della storia aquinate e in spregio al bene comune: lo scorso anno la casa del Dottore Angelico ha riaperto le sue porte con un nuovo allestimento nel salone del piano nobile.

Una bellezza unica, quella del borgo aquinate, tanto da essere inserita tre le "100 mete d'Italia" da visitare. Una ricchezza, quindi, non solo culturale per la città. Così quelle scritte fanno ancora più male e il sindaco Libero Mazzaroppi è pronto ad andare fino in fondo per beccare i colpevoli, intanto oggi presenterà denuncia ai carabinieri. «Stiamo provvedendo a verificare con le telecamere. É chiaro ha commentato che se dovessimo scoprire chi è stato potrebbe pentirsene per lungo tempo. Bisogna alzare la guardia, lo dico da genitore, l'eccesso di buonismo crea storture nel sistema e legittima l'offesa. Spero di riuscire a individuare i responsabili. Persone che non hanno rispetto dei loro nonni e bisnonni. E' una vergogna, un pessimo esempio di civiltà e chi giustifica è complice».

I precedenti
Non è la prima volta che vandali decidono di esprimere la loro "creatività" imbrattando parti della città. Ad Aquino era già accaduto nel 2017 il primo novembre, il Giorno dei Santi, quando erano apparse bestemmie e frasi oltraggiose e senza senso sul palazzo comunale, sul muro che porta alla chiesa della Madonna della Libera e sul largario della chiesa di località Valli. Bestemmie e scritte condannate dalla comunità e prontamente cancellate dal Comune. Ora un nuovo episodio che ha scatenato la rabbia e lo sdegno della popolazione aquinate nei confronti di chi, senza nessun rispetto, danneggia la storia e la tradizione della città di San Tommaso d'Aquino.