La donna aggredita nel ristorante dall'ormai ex compagno Alessandro Fortuna, tramite il suo avvocato Davide Bruni, intende precisare la sua versione su quanto accaduto mercoledì scorso in un locale di Ceprano quando è stata minacciata con un coltello puntato alla gola e aggredita dal trentasettenne arrestato poi dai carabinieri. Fortuna si è difeso sostenendo che a scatenare la sua ira era stato un video hard arrivato sul suo telefonino proprio mentre era a cena con la compagna. Video che per la donna, invece, non esiste. Lei sostiene, infatti, che la violenza sia stata scatenata per altre ragioni.

«La vicenda riguarda un caso di violenza nei confronti della mia assistita, posto in essere dal signor Fortuna (elemento già noto alle forze dell'ordine anche per reati dello stesso tipo) e per il quale lo stesso è stato arrestato in flagranza di reato - scrive l'avvocato Bruni. Il Fortuna minacciava la signora con un coltello e le procurava lesioni fisiche per le quali la vittima doveva ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Fatti per cui è stato querelato. I titoli riportano la vicenda in modo del tutto distorto ponendo l'attenzione su un elemento che, oltre a non corrispondere alla verità dei fatti, induce chi legge l'articolo a ritenere che la mia assistita abbia in qualche modo provocato l'evento. Insomma la notizia sarebbe il video hard e non la violenza. Non esiste, tra l'altro, alcun video hard o che possa definirsi tale. Il Fortuna ha tirato fuori questo argomento due giorni dopo il fatto nel tentativo di giustificare il suo atto violento. Il fatto che ha scatenato la violenza riguarda questione del tutto diversa da quella riportata».

L'aggressione era avvenuta in un ristorante, davanti a diversi clienti. A un certo punto l'operaio, stando alle accuse, ha iniziato ad assumere un atteggiamento violento nei confronti della donna. L'ha colpita ripetutamente alla testa, l'ha spintonata e, a un tratto, ha preso un coltello su un tavolo e glielo ha puntato alla gola minacciandola. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri di Ceprano allertati dalla telefonata alla centrale operativa di Pontecorvo a cui era stata segnalazione l'aggressione di un uomo aidanni di una donna. L'arrivo delle forze dell'ordine non ha fatto desistere il trentasettenne che ha tentato di fuggire opponendo resistenza. Per Alessandro Fortuna, difeso dall'avvocato Giampiero Vellucci, è stato disposto l'obbligo di dimora.