Furti di automezzi agricoli, camion e bestiame che assicuravano un guadagno sicuro a una banda criminale specializzata.
L'organizzazione malavitosa, dopo vari crimini degli ultimi anni, è stata sgominata dalle forze dell'ordine e a brevissimo andrà a processo. Tra le tante attività colpite (ben 23 le parti offese), per lo più in provincia di Roma, figura anche un agriturismo di Ferentino.

All'interno dell'attività agricola della città ernica, i malviventi si sono introdotti dopo aver tagliato la rete di recinzione, quindi si sono impossessati di un trattore e di alcuni capi di bestiame. Il trattore è stato recuperato nelle campagne di Ferentino dai carabinieri.
Il titolare dell'azienda ferentinate naturalmente ha denunciato il furto alle forze dell'ordine e incaricato quale legale di fiducia l'avvocato Alfredo Frasca.

Quindici persone (tutte delle province di Roma e Latina, più quattro albanesi e un ciociaro) sono state rinviate a giudizio su richiesta della Procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri. Il prossimo 4 luglio per i 15 rinviati a giudizio ci sarà l'udienza preliminare. Pesanti i capi d'imputazione, alcuni di essi sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi delitti di furto aggravato, ricettazione, riciclaggio di mezzi agricoli e d'opera ed estorsione.

Impressionante l'organizzazione dei vari crimini. Per questi ultimi imputati l'accusa è di associazione tra loro al fine di promuovere e organizzare l'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti plurimi contro il patrimonio e furti aggravati, ricettazioni e riciclaggio di mezzi agricoli, estorsioni, furti di capi di bestiame.

In particolare i componenti del sodalizio, stando alle indagini degli inquirenti, perlustravano autonomamente o su segnalazioni dei fiancheggiatori. Individuavano nelle campagne della Ciociaria, in quelle pontine e del sud romano i mezzi da rubare, generalmente i trattori migliori, attrezzature, escavatori, camion, autoveicoli e animali. Svolgevano riunioni prima dei colpi da compiere, pianificando le modalità degli interventi, della fuga, del recupero e del trasporto dei mezzi quindi, da quanto emerso dalle indagini, in quella sede si dividevano i proventi dell'attività illecita.